E' avvenuto senza alcun problema lo sgombero delle 19 famiglie da Villa Anna, la dimora fatiscente sulla quale pesava una situazione di pericolo, condivisa anche dalla Prefettura di Napoli, che in un tavolo di concertazione, unitamente al Questore e agli altri rappresentanti delle Forze dell’Ordine, invitava l'amministrazione a porre in essere ogni azione a tutela dell'incolumità pubblica e privata, tenendo presente situazioni di disagio sociale.
In ottemperanza alle indicazioni della Prefettura, l'amministrazione di San giorgio a Cremano guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, ha avviato un percorso finalizzato ad una soluzione al dramma abitativo, condiviso sia con le famiglie che con le Istituzioni, salvaguardando soprattutto minori, anziani e disabili.
La soluzione individuata dall'amministrazione e approvata dal consiglio comunale prevedeva infatti un contributo una tantum, tale da consentire ai nuclei familiari interessati dal provvedimento di trovare una dignitosa sistemazione alternativa. Le azioni sono state coordinate sulla scia di quanto deciso in Prefettura al Tavolo per l’Ordine Pubblico.
«Le famiglie che risiedevano in Villa Anna infatti, appartengono a fasce deboli della cittadinanza, alcune anche con componenti affetti da problemi di salute - spiega il sindaco Giorgio Zinno - Abbiamo fatto di tutto per andare incontro alle necessità di questi nostri concittadini, consapevoli di quanto sia drammatico essere costretti ad abbandonare le abitazioni. La soluzione individuata, sebbene complessa dal punto di vista burocratico, è stata approvata dal consiglio comunale e poi dalla giunta comunale ha consentito di rispettare quanto imposto dalla situazione pericolosa e socialmente complicata. Un lavoro sinergico tra il Consiglio comunale, la giunta, i dipendenti pubblici e le Forze dell’Ordine con il fine ultimo di non lasciare nessuno senza una sistemazione abitativa».
Le operazioni di sgombero termineranno nei prossimi giorni con il completamento delle operazioni di trasloco e chiusura di tutti i varchi di accesso alla struttura. L'amministrazione aveva anche previsto "ricovero di emergenza", in casi estremi per coloro che, nonostante il contributo non fossero riusciti a trovare un alloggio ma, per fortuna la misura non è servita, avendo trovato tutti i residenti una sistemazione dignitosa.