Appelli del parroco ai fedeli ed al sindaco nella collegiata Santa Maria La Nova, gremita per la Santa Messa della serata conclusiva dei festeggiamenti di San Francesco Saverio. Don Francesco D'Ascoli ha esortato tutti a “vivere” sugli esempi del Santo Patrono, a non giudicare e non dare spazio alle critiche distruttive del prossimo e delle iniziative tese a favorire la crescita della comunità. La sua omelia non ha toccato solo i temi delle letture, del Vangelo e della vita del Patrono di Sant'Anastasia, ma ha affrontato i problemi principali da lui rilevati nel contatto diretto con la gente, ha esternato le sue preoccupazioni per la Fede non “visibile” ed ha sottolineato, rivolgendosi al sindaco Lello Abete, la necessità che la Caserma dei Carabinieri resti in paese.
«Il presidio dei Carabinieri deve restare in paese. C'è bisogno della presenza delle Forze dell'Ordine, di Carabinieri, di Finanza, di attenzione al territorio, all'abusivismo edilizio. La caserma dei Carabinieri non deve assolutamente essere perduta, deve restare e occorre che si faccia tutto il possibile, presso il Ministero, la Questura, per avere più Carabinieri. Sindaco, è necessario avere più sicurezza in paese - ha detto il parroco don Francesco D'Ascoli – è un bisogno avvertito da tutti e se occorre sono disponibile a dare il mio contributo per far restare la caserma. C'è bisogno di maggiore presenza anche della Polizia Municipale e della dirigenza comunale nei servizi da rendere alla comunità, occorre una maggiore attenzione al governo della città e, se lo dico, ho buoni motivi per affermare che la sicurezza è tra le priorità del paese. La Caserma non deve andare via».