È stata discussa ieri in consiglio comunale e approvata all'unanimità dei presenti, l'integrazione al regolamento per l'erogazione di contributi economici per l'autonoma sistemazione abitativa grazie alla quale 19 famiglie, obbligate con apposita ordinanza a lasciare le abitazioni per la pericolosità della struttura, potranno accedere all'autonoma sistemazione o ricevere un contributo una tantum. Questa modifica è servita per dare una risposta concreta all’ emergenza abitativa che si è creata. Inoltre é stato stabilito di allargare la forbice del sostegno, ritenendo corretto finanziare con i contributi anche chi già era in graduatoria e dunque non solo chi è destinatario dell'ordinanza.
«La convocazione di ieri è innanzitutto una risposta al dramma di molti nostri concittadini - dichiara il sindaco Giorgio Zinno - oltre a rappresentare un atto che dimostra la responsabilità delle istituzioni nei confronti della città. Responsabilità a cui alcuni si sono sottratti».
D'accordo la maggioranza che in aula ha fatto presente: «Questo non è stato un consiglio comunale politico perché in circostanze importanti come il dramma abitativo che coinvolge molte famiglie non vi sono battaglie personalistiche. L' assenza di quasi tutta l'opposizione pesa come un macigno perché significa che vi sono consiglieri che non hanno il coraggio di assumersi certe responsabilità, specialmente in situazioni delicate come queste. E non possiamo non constatare che sono gli stessi consiglieri che sui social e in piazza si ergono a paladini della giustizia, a maestri sulla condizione di certe battaglie, molto spesso anche a censori di decisioni amministrative, ma che quando sono chiamati ad assumersi responsabilità per i cittadini non si presentano e disertano ogni confronto, snobbando qualsiasi azione volta alla soluzione di questa emergenza. Questi stessi consiglieri di opposizione conoscevano molto bene il problema, ma mai - continua la maggioranza - hanno proposto una soluzione, né si sono confrontati sulle politiche abitative, demonizzando invece per l'ennesima volta sui social, l'operato e lo sforzo dell'amministrazione».
I consiglieri inoltre, hanno chiesto che gli interventi di sgombero siano eseguiti in danno alla curatela familiare mentre l'integrazione approvata in consiglio comunale prevede l'inserimento nel Regolamento, dell'Art. 7 secondo cui - si legge - "l'amministrazione comunale, in caso di ordinanza sindacale di sgombero del proprio alloggio, la cui pericolosità abbia carattere non temporaneo e sia stata accertata d parte di organi preposti e, al fine di assicurare la propria tutela e la sicurezza pubblica(...) potrà erogare specifici contributi con espresso e motivato provvedimento della Giunta Comunale".