Problematica via Alveo Patacca. Si è riunito il tavolo tecnico convocato su richiesta del sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, per affrontare il problema dell'Alveo Patacca e dell'Alveo San Nicandro. All'incontro che si è svolto in Villa Bruno, oltre al vicesindaco Michele Carbone, erano presenti i rappresentanti dei comuni di Napoli, Ercolano, Portici, San Sebastiano al Vesuvio, Regione Campania, Consorzio di Bonifica Napoli e Volla e Gori.
Dalla riunione è emersa la necessità di agire sia per limitare i danni provocati dalla pioggia sia con interventi a lungo termine per risolvere definitivamente il problema degli alvei coperti e scoperti. Tutti i soggetti coinvolti infatti, si sono impegnati a compiere un primo sopralluogo congiunto a monte della tubatura, nel territorio di Ercolano per ridurre e col tempo eliminare le esondazioni che procurano allagamenti ed esalazioni insalubri nel comune di San Giorgio a Cremano. Inoltre proprio rispetto ai miasmi, il comune di San Giorgio a Cremano, insieme a quello di Napoli e alla Gori ha stabilito che vengano effettuati maggiori controlli nel tratto dell'Alveo San Nicandro per mantenerlo pulito e ridurre così le conseguenze i cattivi odori.
«Siamo riusciti a portare allo stesso tavolo di discussione tutti i soggetti coinvolti nella questione: Gori, Regione Campania, Consorzio delle Paludi di Napoli e Volla e i comuni confinanti che insistono su quest'area e che pertanto sono responsabili tutti allo stesso modo del disagio, spiega il sindaco Giorgio Zinno. Sulla base delle criticità evidenziate è emerso comunque che questo disagio che purtroppo persiste da anni è dovuto anche alla particolare morfologia del territorio che ha subito le trasformazioni che si sono succedute nel tempo».
«Il nostro obiettivo è quello di risolvere il problema che attanaglia da anni i residenti di via Patacca - conclude il vicesindaco Michele Carbone - fermo restando che i disagi nascono anche dalla conformazione del sottosuolo che resta di competenza della Regione Campania». L'incontro di oggi segue quello già avvenuto lo scorso 5 luglio, quando sempre il sindaco di San Giorgio a Cremano aveva convocato un tavolo tecnico puntando la lente d'ingrandimento sulla condizione precaria in cui versano gli alvei tombati e scoperti che attraversano il territorio comunale ma anche quelli confinanti e il comune di Napoli.