Barriere architettoniche, a Sant'Anastasia ecco il tavolo Peba

Il Comune istituisce la commissione

Sant'Anastasia.  

Le difficoltà di frequentare liberamente il territorio mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato un argomento affrontato nel primo tavolo di lavoro tenutosi in sala giunta. Il responsabile delle Politiche Sociali al Comune di Sant'Anastasia, dott.ssa Margherita Beneduce, ha convocato il Gruppo di Lavoro comunale intersettoriale (Ufficio LL.PP.- Ufficio Urbanistica – P.M. - Ufficio Politiche Sociali) per l’attivazione del Tavolo sulla disabilità, al quale erano presenti diverse associazioni, coinvolte nel percorso di realizzazione dei P.E.B.A.: Associazione Qua la mano, Solid'Arte, Antares ed UICI.

Nel corso del tavolo P.E.B.A., seguito alla delibera di Giunta che dettò le linee di indirizzo per la predisposizione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ha iniziato, le associazioni hanno iniziato ad esporre le carenze del territorio e le difficoltà che una persona diversamente abile affronta quotidianamente: la percorrenza dei marciapiedi, il raggiungere le strisce pedonali e il trovare liberi i pedaggi riservati. E' stata, poi, proposto di fare un percorso di sensibilizzazione nelle scuole ed una mappatura del territorio per individuare le zone in cui operare, iniziando da piazza Cattaneo, via A. D'Auria, via Roma e dalla prima parte di via M. De Rosa. 

«E' importante che il comune di Sant'Anastasia – dicono i presidenti ed i rappresentanti delle associazioni Giuseppe Fornaro, Prota Patrizia, Daniele Marrazzo e Sandra Minichini - abbia istituito questo tavolo di lavoro per affrontare la vivibilità del paese ed abbia coinvolto noi associazioni per un confronto costruttivo sui temi della disabilità e la condivisione degli obiettivi». 

«Mi impegnerò con la squadra di manutenzione con sopralluoghi mirati per eliminare le criticità al momento risolvibili. Invito i cittadini – ha affermato l'ing. Luigi Coppola – a segnalare gli ostacoli urbani che possono rappresentare intralcio alla deambulazione ed ai quali è possibile dare immediata soluzione».

«Credo – dice la dott.ssa Margherita Beneduce – sia anche necessaria l'informazione ai più piccoli, attuando nelle scuole progetti/incontri di sensibilizzazione, al fine di far conoscere le barriere architettoniche, i loro effetti negativi e le possibilità di eliminarle al fine di ottenere un paese da percorrere, per tutti i cittadini, senza ostacoli».  

«Buono il primo incontro del gruppo di lavoro per la riduzione delle barriere architettoniche. La premessa generale – afferma l’ass.re Rossella Beneduce – è alla sensibilizzazione del “pensiero inclusivo” che deve trasversalmente arrivare a tutti i settori dell'amministrazione civica. Percorrere la strada della riduzione delle barriere architettoniche e dell'inclusione sociale significa porre la questione della disabilità nella dimensione sociale del diritto di cittadinanza, perché riguarda tutti coloro che partecipano alla vita sociale all'interno di un contesto: includere vuol dire offrire l'opportunità di essere cittadini a tutti gli effetti».

«Ci avviamo, creando le basi, alla programmazione di interventi per eliminare gli ostacoli - dice il sindaco Lello Abete – che non permettono fruibilità di spazi e strade a tutti i cittadini, mantenendo così l'impegno di far scaturire dal Gruppo di Lavoro comunale intersettoriale le proposte di soluzioni, che serviranno a programmare le opere”.