Le acque reflue della frazione di Pascarola e della zona Asi di Caivano non saranno più smaltite nei regi lagni. Finalmente, con il completamento dell’impianto di sollevamento, dopo quasi due decenni di attesa, si mette fine ad una delle questioni più annose del territorio, azzerando il danno ambientale che ne derivava.
Nei giorni scorsi, presso l’ impianto, si è svolto un tavolo tecnico per definire i tempi e le modalità della messa in esercizio della struttura. Presenti, su convocazione della Procura della Repubblica di Napoli, rappresentata dal professore Massarotti, il vice presidente dell’Asi - Napoli, Michele Maffucci, accompagnato dell’ingegnere Antonello Calderone, i rappresentanti della Sma Campania, l’impresa esecutrice dei lavori, il Consorzio Asi di Caivano, rappresentato per l’occasione dal vice – presidente, Nino Navas. Assente, invece, il Comune di Caivano.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato dell’arte dell’opera e la necessità di rendere quanto prima operative le pompe di sollevamento che spingeranno le acque reflue direttamente all’impianto di depurazione. L’intervento costato circa 5 milioni di euro, reperiti attraverso linee di finanziamento regionali, è stato eseguito dalla società partecipata, Arcadis.
La progettazione è stata curata dall’Asi – Napoli, grazie all’importante contributo tecnico dell’ingegnere Calderone e alla costante attenzione che lo stesso vice presidente dell’Asi – Napoli, l’ingegnere Maffucci, ha mostrato sulla problematica. «Si da una risposta concreta ad un problema rimasto irrisolto da quasi vent’anni – afferma Maffucci – tutto questo testimonia ancora una volta il nuovo corso dell’ Asi Napoli che con la presidenza Romano sta ponendo la massima attenzione su quelle che sono le criticità delle zone industriali, intervenendo in maniera incisa, tempestiva, trasparente, e ponendosi in una posizione di particolare ascolto rispetto alle reali esigenze delle imprese consorziate».
Il completamento dell’impianto costituisce anche un sollievo economico per le aziende della zona Asi di Pascarola, costrette a munirsi, in caso di produzione di scarichi, di autonomi sistemi di depurazione. L’intervento comprende anche alcune importanti migliorie rispetto all’intera area in questione, come la risistemazione dell’asfalto con un materiale speciale più resistente alla formazione delle buche, in considerazione dell’intenso traffico di mezzi pesanti da cui è interessata.
«Un’altra criticità è stata superata – conclude Nino Navas -. Continua la sinergia tra il Consorzio di Caivano e l’Asi – Napoli che da qualche tempo sta producendo risultati importanti. Bisogna proseguire su questa strada: solo con i fatti concreti, si aiutano le aziende, alleviandole, come in questo caso, da oneri aggiuntivi per la depurazione».