Il sindaco Giorgio Zinno, insieme al vicequestore Sergio di Mauro ha fatto visita oggi alla struttura di via Don Morosino che ospita i 33 migranti inviati dalla Prefettura di Napoli, provenienti da Libia, Mali, Nigeria, Bangladesh e Costa D'Avorio. Anche se i sindaci non hanno alcun potere decisionale in merito alle scelte effettuate dalla Prefettura e devono limitarsi a prendere atto delle decisioni, il primo cittadino, ha voluto verificare di persona, attraverso la mediazione della cooperativa che si occupa di loro, le condizioni e le modalità con cui vengono ospitati i migranti.
Si tratta di giovani ragazzi, alcuni appena maggiorenni, che sono scappati dai loro paesi di origine afflitti da guerre e persecuzioni e che, dopo essere stati in centri per minori per lo più in Sicilia, sono stati trasferiti a San Giorgio a Cremano in attesa di ricevere il permesso di soggiorno. I migranti sono seguiti da mediatori che parlano la loro lingua, medici e operatori sociali. Domani riceveranno la prima visita di controllo da parte di un medico che accerterà le loro condizioni dopo i primi controlli già effettuati all'arrivo, a seguire un incontro con lo psicologo, mentre all'interno della struttura è allestita un'infermeria dove verranno somministrati farmaci in convenzione con l'ospedale Ascalesi.
Gli immigrati svolgeranno corsi di italiano, almeno due giorni a settimana per 8 ore al giorno, corsi di formazione lavoro e corsi di primo soccorso, laboratori ludici e didattici. Ognuno di loro inoltre avrà una propria scheda ed un curriculum personale che rappresenterà il proprio back ground professionale.Inoltre il sindaco ha proposto alla cooperativa di impegnare ulteriormente i giovani presenti in città in attività utili alla comunità, in maniera totalmente gratuita e volontaria. Al piano terra della struttura vi è una chiesa e un'area comune, che continueranno ad essere fruibili dalla comunità sangiorgese. Nell'ottica dell'integrazione infatti, un gruppo di anziani che già si riuniva in quella sede per varie attività, ha chiesto di poter continuare ad usufruire della sala ed ha invitato gli immigrati ad unirsi a loro. Idem per la piccola chiesa che resterà aperta ai cittadini come già avveniva. E proprio nel giorno di Pasqua, vi sarà la celebrazione della Santa Messa in lingua italiana e francese, per i migranti cristiani e per coloro che vorranno parteciparvi.
«Abbiamo dato il benvenuto ai nostri fratelli immigrati - spiega il sindaco Giorgio Zinno - Abbiamo trovato giovani provati da un passato già doloroso, nonostante la giovane età. Con gli operatori che si prendono cura di loro si sta già ragionando sulle mansioni da poter loro affidare per offrire un servizio alla città e garantire la massima integrazione. In questo modo la comunità sangiorgese beneficerà di interventi utili al territorio come giardinaggio o pulizia e gli immigrati otterranno dal comune un riconoscimento, in forma di attestato, che entrerà a far parte del proprio bagaglio personale ma che costituirà soprattutto un elemento di valutazione positiva ai fini dell'ottenimento del permesso di soggiorno?.
Inoltre il sindaco ha anche confermato che i quasi 20 mila euro che il Ministero invierà all'Ente in quanto comune ospitante verranno investiti in servizi sociali per la cittadinanza sangiorgese, al fine di aiutare le famiglie in difficoltà e le persone con particolare disagio economico.