FOTO | Nola, la prima omelia di Monsignor Marino

Il nuovo vescovo incontra i giovani e le Istituzioni. Poi, la celebrazione al Duomo

Nola.  

E' iniziato ufficialmente, ieri pomeriggio, il ministero pastorale di Monsignor Francesco Marino nella Diocesi dei Santi Felice e Paolino. Il nuovo vescovo di Nola ha vissuto insieme ai fedeli un pomeriggio intenso. Ha incontrato dapprima i giovani della comunità nella Chiesa del Gesù in piazza Giordano Bruno. Ha applaudito i loro canti e poi ha rivolto loro parole dolci di speranza: «La Chiesa di Nola sarà una chiesa in cammino, e al centro di questo cammino sarete voi giovani, con le vostre speranze e i vostri problemi».

A seguire l'incontro con i sindaci del territorio in Municipio. Dopo i saluti del primo cittadino di Nola, Geremia Biancardi («La città la accoglie con entusiasmo e speranza – ha detto il sindaco di Nola, Geremia Biancardi − nella certezza che continueremo ad avere un pastore che ci indicherà la strada da percorrere. Padre la aspetta un lavoro molto arduo e speriamo, come ci ricorda papa Francesco, che anche lei abbia l’odore delle pecore affidate così che il cammino sarà più facile o meno pesante per tutti
noi») Monsignor Marino ha preso la parola, chiedendo innanzitutto agli amministratori locali la disponibilità al dialogo e all'ascolto per risolvere le problematiche che attanagliano le comunità. «A cominciare dall'ospedale di Nola - ha dichiarato il nuovo Vescovo - Decisioni e responsabilità spettano a voi sindaci, ma la Chiesa ha il dovere di ascoltare e di accompagnare i processi».

Un passaggio anche sulla Festa dei Gigli. «So quanto sia importante per i Nolani, non vedo l'ora di viverla ma gli eccessi vanno ad ogni modo banditi».

Infine, intorno alle 17,30, monsignor Marino è entrato nella gremitissima Basilica Cattedrale di Nola per il momento clou della celebrazione alla quale erano presenti il Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, e molti altri vescovi della Campania.

«Cari presbiteri - ha dichiarato Marino nella sua omelia - che il Signore mi dona come mia nuova famiglia; cari diaconi, il cui carisma è memoria che la Chiesa è servizio; cari seminaristi, futuro di questa Chiesa; carissimi fratelli e cittadini di Nola, a tutti voi giunga il mio saluto affettuoso e fraterno»: queste le prime parole con le quali monsignor Marino ha iniziato la sua omelia nella Cattedrale gremita. Poi si è subito rivolto a monsignor Depalma, ringraziandolo per il ministero pastorale appena concluso e dichiarando la propria disponibilità a raccogliere l’eredità dell’ultimo Sinodo diocesano: «raccolgo la consegna che tu hai rivolto alla chiesa nolana, una settimana orsono. Una chiesa che sa immergersi, adorare, ascoltare, celebrare, nella capacità di relazione, una chiesa dalla parte dei poveri. Questo è il testimone che tu mi consegni e che io farò mio e che con l’aiuto di Dio cercherò di onorare nel mio ministero».