La sala consiliare del municipio di Sant’Anastasia, nel napoletano, che si trasforma prima in assemblea religiosa e poi in refettorio. Si è svolto questa mattina il tradizionale “Pranzo in solidarietà”. Un momento di unione concreta tra comune e cittadini attraverso la celebrazione della santa messa officiata da Padre Giacomo Verrengia e il pranzo per le persone meno abbienti, che vivono il disagio della solitudine.
L'evento, promosso dall'assessorato alle politiche sociali, ha visto la partecipazione di sindaco, assessori e consiglieri nell’insolita veste di camerieri, e il coinvolgimento di circa 100 commensali. Queste le dichiarazioni del primo cittadino anastasiano, Lello Abete: «E’ un’iniziativa di solidarietà, nata per mettere insieme tante persone che vivono da sole e che non hanno occasioni per socializzare con gli altri. Amministrare significa mettersi al servizio della comunità. Lo facciamo anche oggi, servendo ai tavoli i nostri concittadini. La tavola non è solo il momento in cui si soddisfano i propri bisogni fisiologici, ma rappresenta anche un importante momento di aggregazione nel corso del quale si scambiano emozioni ed impressioni, si dialoga per conoscersi meglio».
Faro