«E' un bel momento di solidarietà e di socializzazione con persone che non hanno sempre l'opportunità di incontrarsi e vivere la comunità. L'Amministrazione da tempo ha messo in essere iniziative a favore della condivisione, ma questo evento, che per la prima volta si terrà in paese ed in particolare nella sala consiliare ha una connotazione particolare: l'Ente si apre alla Città in modo concreto e sono certo che sarà per i cittadini un segnale forte di quello che dovrebbe essere sempre la nostra Comunità, unita e pronta ad aiutarsi reciprocamente».
Sono le parole del primo cittadino, Lello Abete, in merito all’iniziativa promossa presso il Comune di Sant’Anastasia per il prossimo 4 gennaio, ore 12. La sala consiliare comunale ospiterà la Santa Messa ed un pranzo per i cittadini meno abbienti e per quelli che vivono il disagio della solitudine. “Natale in solidarietà”, il titolo dell’evento con il quale circa 100 persone sono state invitate ad un pranzo per vivere un momento di condivisione delle festività natalizie.
La responsabile dell'ufficio Politiche Sociali, dott.ssa Margherita Beneduce, attuando l'indirizzo dell'Amministrazione, ha organizzato e realizzato l'evento, per il quale l'assessore ha coinvolto i parroci, al fine di individuare ed invitare i cittadini alla sala mensa in cui sarà trasformata per un giorno l'aula del civico consesso.
«L'Ente rappresenta l'intera comunità e questo è uno dei principali motivi per cui la Sala Consiliare sarà aperta alle categorie in disagio sociale, non solo per il principio del bene comune, ma per il bene della persona e di quelle che vivono in uno stato di solitudine diffusa. A tale scopo, coinvolgendo l'ufficio Politiche Sociali e le Parrocchie – dice l'assessore al ramo, Rossella Beneduce - abbiamo pensato di accogliere circa 100 cittadini offrendo loro un pranzo, preceduto dalla Santa Messa. Il senso vero dell'iniziativa ha radici nel principio di solidarietà e mediante questo evento l'Amministrazione vuole tangibilmente essere accanto alla cittadinanza, anche per contribuire a ridurre le distanze tra la politica e il mondo reale».