«Non ce la facciamo più, abbiamo paura ad uscire di casa». I pensionati del rione Madonnelle chiedono aiuto alle Istituzioni. Lo fanno organizzando un sit-in di protesta, con tanto di volantinaggio, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma che ogni giorno vivono sulla propria pelle. Questi anziani, una ventina in tutto, sono finiti nel mirino di una baby gang.
Anziani presi a colpi di pietra, anziani inseguiti sotto sas-saiole incessanti, spinti a terra, presi a calci. Settantenni perseguitati dall’ennesima follia collettiva dei piccoli vandali di strada. La nuova «frontiera» del bullismo è ad Acerra. Ieri pomeriggio, i pensionati hanno gridato in piazza un disagio terribile che si trascina da mesi. Hanno denunciato le scorribande di una banda di bulli, ragazzini tra i 14 e i 15 anni, che li perseguitano con lanci di pietre, aggressioni, inseguimenti.
Hanno raccontato le loro storie. Hanno ricordato quando sono stati spinti a terra, quando hanno subito il furto delle automobili, quando hanno cercato di reagire e sono dovuti scappar via sotto una fitta sassaiola. Storie da pelle d’oca. Pestacci ed aggressioni favorite anche dall'isolamento del quartiere. Alle Madonnelle, infatti, c'è un passaggio a livello che chiude i residenti in una sorta di ghetto. »Quando le sbarre si abbassanno - raccontano i pensionati - il passaggio resta chiuso anche per 40 minuti. E se qualcuno di noi si sente male, come fa l'ambulanza a raggiungerci?». Interrogativi che gli anziani, stanchi ed impauriti, ora girano al Comune e al sindaco Raffaele Lettieri.