Cava Ranieri, in parità il primo round tra sindaco e attivisti

L'audizione in VI Commissione Regionale Cultura sull'interramento delle ville romane di Terzigno

Terzigno.  

Si è tenuta questa mattina presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, dinanzi alla VI Commissione Consiliare Permanente Cultura, l'audizione avente ad oggetto l'interramento delle ville romane di Cava Ranieri. Presenti il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, la dott.ssa Caterina Cicirelli della Soprintendenza di Pompei, gli esponenti del Comitato Pro Parco Archeologico di Cava Ranieri e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Verdi).

Gennaro Barbato del Comitato Pro Parco ha poi spiegato: «Noi non offendiamo nessuno, chiediamo semplicemente la valorizzazione di un sito unico al mondo perchè per Cava Ranieri non è stato fatto mai niente. La cultura non va interrata e noi non facciamo polemiche ma portiamo avanti proposte».

 

Queste le richieste del Comitato Pro Parco Archeologico di Terzigno: «Chiediamo una variante al progetto della Sogesid di 47,449,00€ da destinare non all'assistenza archeologica (15000€), non alle indagini G.P.R. (18381,46€), non ai sondaggi (7558,24€) e alle trincee archeologiche (6510,24€), ma alla copertura di Villa 2 per renderla immediatamente visitabile, e l'acquisizione o l'esproprio da parte del Comune o del Ministero della Cultura di Cava Ranieri».

«Diamo inoltre dei consigli all'attuale amministrazione per quanto riguarda l'allestimento del Mostra che dovrebbe essere inaugurata entro Aprile 2017: oltre agli ori e agli affreschi di Terzigno, chiediamo che vengano esposti 50 reperti del villaggio protostorico di Longola, il Capitello dell'Imperatore rinvenuto tra Ottaviano e Nola, il mosaico della Villa del Console o Seggiari (esposto attualmente nella palestra di Scavi di Ercolano) e la macina di Montevergine di Ottaviano».

Per ultimo è intervenuto Francesco Emilio Borrelli: «L'operato dei Comitati va sempre apprezzato perchè ci stimola a fare meglio. A Cava Ranieri sono andato perchè era crollato il tetto di una delle ville, vuol dire che tutta questa attenzione da parte della Soprintendenza non c'è stata. Vogliamo capire che intenzioni ha la Soprintendenza rispetto a un bene che finora non ha saputo valorizzare».