Corelli, l'ultimo puparo di Torre: «Salviamo l'arte dei pupi»

A Palazzo Criscuoli in mostra le secolari marionette. Nascerà una scuola di formazione

Torre Annunziata.  

A Palazzo Criscuolo i famosi pupi di Corelli, storica famiglia torrese di pupari. E’ stato il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, ad inaugurare questa mattina la mostra che ospita 50 esemplari alti un metro ed esposti in uno scenario teatrale appositamente allestito. Un’iniziativa importante perché preserva una parte di storia della città e un antico mestiere torrese. Lucio Corelli, infatti, è l’ultimo di tre generazioni di pupari e custode eccezionale di un prezioso patrimonio di una forma d’arte antichissima che oggi però rischia l’estinzione. I pupi torresi non vanno però confusi con quelli siciliani che sono azionati da un’asta di ferro e da fili ausiliari, questi hanno gambe e polsi snodabili dissimili da quelli siciliani.

«Gli spettacoli a Torre Annunziata nell’Ottocento, erano tre o quattro al giorno e attiravano varie fasce di pubblico: i “signori della pasta” richiedevano uno spettacolo solo per loro dopo aver chiuso il loro pastificio», racconta Lucio Corelli, l’ultimo maestro puparo. «Negli anni ’50 e ‘ 60 – aggiunge - con la diffusione della televisione, questa forma di spettacolo andò in crisi». La compagnia Corelli divenne itinerante ma nel ’70 morì don Vincenzo, padre di Lucio, che aprì così un teatrino a Via Zuppetta per poi chiuderlo nell’84 per mancanza di fondi. Oggi l’ultimo puparo lancia un messaggio ai giovani e alle Istituzioni.

«La cittadinanza è ancora interessata a queste vecchie tradizioni. Adesso però solo rimasto solo. Non c’è più una compagnia. Per far funzionare l’Opera dei Pupi, per organizzare uno spettacolo, servono almeno 6 o 7 persone. Purtroppo ho un’età, 77 anni», spiega Lucio Corelli. «Ecco perché – prosegue – chiedo al sindaco e all’assessore di aiutarmi a coinvolgere i giovani, ai quali potrei insegnare loro quest’arte attraverso laboratori con il coinvolgimento del mondo della scuola. Se anche questa strada dovesse fallire, vendo tutto al miglior acquirente». L’appello è stato accolto dall’amministrazione comunale di Torre Annunziata che, insieme alla famiglia Corelli, istituirà una scuola di formazione legata al mondo dei pupi per salvaguardare quest’antica forma d’arte e per tramandarla ai posteri.

 

Rocco Fatibene