La tasseomanzia a Napoli: «Non è vero, ma ci credo»

Rientra nel novero più ampio della caffeomanzia, l'arte di leggere i fondi di caffé

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Napoli.  

La tasseomanzia è l’arte divinatoria che si effettua mediante la lettura delle figure che si formano, secondo l’usanza napoletana, all’interno della tazzina di caffè dopo averlo bevuto; rientra nel novero più ampio della caffeomanzia che comprende anche altri tipi di lettura come quelle dei fondi di caffè.

La tasseomanzia è tutt’oggi praticata nella città di Napoli, solitamente dalle donne, grazie alla quale, si crede, sia possibile predire il futuro ed è così popolare che è stata, ultimamente, anche menzionata nella serie televisiva Mina Settembre (puntata “Il genio”, seconda stagione) dove si vede zia Rosa, alias Marisa Laurito, praticarla per l’appunto. Diffusa in passato principalmente nei paesi arabi con l’utilizzo del caffè turco oggi è ancora praticata nel mondo (con il the) e a Napoli (con il caffè). Affinché la “caffeomante” possa leggere le pose del caffè nel migliore dei modi deve rispettare talune regole rituali: il caffè utilizzato deve avere una consistenza cremosa tale da lasciare “figure” chiaramente leggibili sul fondo della tazzina che deve essere di colore chiaro; chi legge il fondo deve essere la stessa persona che prepara la bevanda; dopo avere bevuto il caffè la tazzina va capovolta e posizionata su di un piattino, di modo che si possano formare le più svariate figure; appena la tazzina si sarà raffreddata è pronta per essere letta. Tradizione vuole che la lettura venga fatta in senso orario; le figure che si formano sul bordo della tazzina rappresentano le notizie future mentre quelle che appaiono sul fondo rappresentano il presente e lo stato di salute della persona. Sulle pareti della tazza, infine, i sentimenti. Attenzione! Se sul fondo appare un coltello ci saranno conseguenze nefaste (almeno così vuole la tradizione e le credenze popolari). La lettura, insomma, è un vero e proprio rebus di difficile interpretazione. È chiaro che la caffeomanzia è una forma di superstizione popolare ma, come diceva Eduardo: “non è vero ma ci credo!”

Michele Sergio