"Borderlife, la nostra vita dall’altra parte", al Bellini amore oltre la guerra

Rapito e attento il pubblico dal racconto del conflitto che infiamma il Medio Oriente da decenni

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Magistralmente interpretato da Francesca Merloni e Pavel Zelinsk. A fare da cornice la formazione musicale Radicanto, che suona dal vivo

Napoli.  

“Borderlife, la nostra vita dall’altra parte” è il titolo dello spettacolo teatrale interpretato da Francesca Merloni e da Pavel Zelinskiy andato in scena sul palco del prestigioso teatro Bellini di Napoli. Una storia d’amore impossibile, di avvincente attualità, tra Liat e Hilmi. L’incontro di due anime e culture diverse che porta in scena i personaggi del romanzo omonimo pubblicato nel 2016 da Dorit Rabinyan e affronta la cocente questione del conflitto Israelo-palestinese.

Allo stesso tempo i due attori fanno allusioni ad una versione contemporanea della celebre tragedia ”Romeo e Giulietta“ di Shakespeare.

I protagonisti regnano la scena. L’attrice pone su di sé l'avvio, magistralmente alternandosi come voce narrante di se stessa, a volte usando l'arabo o l'ebraico per dare anche "i suoni" di quei popoli. Liat- Francesca accompagna lo spettatore negli angoli più scuri di questa storia di amore, nata per caso, che non potrà avere un futuro, come le ripetono la madre e la sorella al telefono.

Lei è un ex militare israeliano, lui un giovane artista palestinese. Sullo sfondo del loro incontro la città di New York, in fase di ripresa dopo gli attentati dell’11 settembre.

A fare da cornice la formazione musicale Radicanto che suona dal vivo. La compongono Maria Giaquinto, la voce, Giuseppe De Trizio, chitarra classica, Adolfo La Volpe, chitarra elettrica; Paolo Pace, voce, sassofono flauto, Francesco De Palma, cajon. Radicanto ha origini pugliesi e nello spettacolo intona canzoni di autori italiani per accompagnare e proteggere i due protagonosti innamorati e che dal loro sentimento puro, forte, giovanile e a tratti struggente, aprono una riflessione sui conflitti che infiammano il mondo contemporaneo e che sono senza soluzione.

Appassionato e attento il pubblico del Bellini da dove questa volta il nuovo spettacolo teatrale ha mosso i suoi passi per la regia di Nicoletta Robello, che ha curato anche l’addattamento teatrale insieme a Francesca Merloni. Il disegno luci è di Marco Abeti e le voci fuori campo sono quelle di Antonio Mastellone e Christian La Rosa.

Lo spettacolo non ha avuto interruzioni. Scelta non affidata al caso ma necessaria a mantenere vive le emozioni che ogni dialogo consegna al pubblico. Così come i momenti di silenzio utili a recepire tutte le informazioni che i due attori protagonisti affidano a chi è in sala ad ascoltare le loro parole. Nessuna pausa, uno spettacolo tutto di un fiato il cui finale lascia spazio all’interpetazione personale di ogni singola persona presente.

Per Francesca Merloni questo spettacolo, cui seguiranno altre date da calendarizzare in tutta italia, è la conferma di un impegno avviato da tempo nella recitazione. Un patto che si avvale di tanto studio e di una sincera convinzione e consapevolezza anche di questa performance teatrale. Il suo è un impegno vero e vitale che mette insieme la poesia, la recitazione e le vocazioni socio-culturali di tanti territori e delle diverse comunità.

(pa.ri.)