Criminalità tra carcere, violenza e giustizia riparativa: focus a Castellammare

Ampia riflessione sui temi della giustizia

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Castellammare di Stabia.  

“Affrontare la criminalità significa riflettere su come il carcere e la giustizia riparativa possano coesistere in un sistema giuridico che cerca di essere equo e umano, mirando a soluzioni che promuovano non solo la deterrenza, ma anche la rieducazione e il reinserimento sociale.”

Queste le parole dell’avvocato Andrea Paolillo nel presentare il convegno “Criminalità: tra carcere, violenza e giustizia riparativa” che ha organizzato lo studio legale Paolillo & Partner in collaborazione con la casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre, e con il Patrocinio del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

 L’evento avrà luogo venerdì 13 settembre alle 15:30, presso la Sala Meeting dell’Hotel Stabia, a Castellammare di Stabia, e sarà anche disponibile in modalità online tramite la piattaforma Zoom.

 Questo convegno si propone di affrontare e riflettere su temi di cruciale importanza come il tasso crescente di criminalità, la gestione della pena e la realtà delle istituzioni carcerarie. La giornata sarà inaugurata con i saluti istituzionali da parte dell’avvocato Irma Conti, Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Lucia Castellano, provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania; Giulia Russo, direttore del Centro Penitenziario “Pasquale Mandato” di Napoli - Secondigliano; e Pasquale Damiano, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata.

Il programma dell'evento prevede interventi di esperti di rilievo. 

Annarita Patriarca, membro della Commissione Giustizia, condividerà le sue intuizioni sul sistema giuridico e penale. Giacomo Di Gennaro, direttore e coordinatore del CdLM in Scienze Criminologiche, Investigative e Cybercrime e Direttore del Master in Criminologia e Diritto Penale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, offrirà una prospettiva accademica sul tema della criminologia e del diritto penale. 

Mena Minafra, ricercatrice di Diritto Processuale Penale presso l'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, e Gesuela Pullara, comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “Pasquale di Lorenzo” di Agrigento, contribuiranno ad arricchire il dibattito con le loro esperienze e conoscenze. Pierluigi Rizzo, comandante del Nucleo Investigativo Regionale Polizia Penitenziaria della Campania, offrirà ulteriori approfondimenti sul tema della sicurezza e dell’investigazione.

Un focus speciale sarà dedicato alla giustizia riparativa, con la partecipazione di Loredana D’Alessandro, esperta e formatrice in questo ambito, che esplorerà le potenzialità di un approccio più umano e costruttivo nella gestione della criminalità.

 Le riflessioni conclusive sul dibattito e sul rapporto tra carcere e criminalità saranno svolte da Angelica Di Giovanni, già presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, alla luce della sua pluriennale esperienza maturata nell’ambito dell’esecuzione penale e come primo presidente donna della Cassazione.

Interventi di grande rilievo, moderati dalla giornalista e autrice Maria Pia Nocerino.

L’evento è in fase di accreditamento con il Cnf per il riconoscimento di crediti per gli avvocati e ai mediatori penali sarà rilasciato attestato di partecipazione utile per la formazione dei mediatori esperti in giustizia riparativa.

 Per la partecipazione in presenza, è necessario prenotare inviando una email entro il 10 settembre all’indirizzo accrediti@legalepaolillo.it , considerando che i posti sono limitati. In alternativa, è possibile iscriversi all’evento online attraverso il link: https://bit.ly/3WCG7S1.

L’avvocato Andrea Paolillo sottolinea l’importanza di questo convegno, evidenziando come la crescente criminalità e la carcerizzazione richiedano una riflessione profonda sul senso e sull’esecuzione della pena. "Il convegno intende offrire un contributo significativo al dibattito, esplorando le strategie per combattere lo stigma della criminalità e valorizzando la giustizia riparativa come alternativa alla pena tradizionale", afferma Paolillo.