Si chiama “Movie Freeday: venerdì del cinema d’autore” la rassegna cinematografica proposta dalla Commissione Comunale per le Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne.
Cinque appuntamenti, di venerdì, alle 18.30 nella sala multimediale dell’Area Marina Protetta Punta Campanella dal 24 novembre al 26 gennaio.
Apre la rassegna “Il colore viola“ film drammatico del 1985 diretto da Steven Spielberg, che racconta la condizione delle donne afro-americane agli inizi del secolo scorso attraverso la storia lunga quaranta anni di una di loro. Affronta temi universali come il razzismo, la violenza di genere e la sessualità femminile.
“Non a caso questo film inaugura la rassegna - spiega Giulia Erminione presidente della Commissione - con questa pellicola si vuole affidare alle immagini il compito di ricordare che il 25 novembre è la Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne. Il cinema è la settima arte e come ogni forma d’arte, permette di comprendere meglio ciò che accade intorno a noi.
Oltre ad essere conoscenza, ci apre a nuove strade mentali e scenari, ci fa crescere interiormente e inevitabilmente migliora il nostro rapporto con il mondo e inconsapevolmente anche con gli altri - sottolinea la Erminione - Permette di immergersi nelle storie, nei vissuti, nelle emozioni dei protagonisti e vivere insieme quanto sta accadendo nelle loro vite. Ha la possibilità di veicolare messaggi di forte impatto da cui partire per poter sviluppare contenuti e approfondimenti . Infatti i film scelti toccano argomenti di grande attualità o ricordano personaggi che hanno lasciato il segno nella poesia e nella musica”.
“Le parole di condanna non sono più sufficienti - dichiara Sonia Bernardo assessore alle Pari Opportunità - la cronaca di questi giorni ci riporta l’ennesimo caso i cui protagonisti sono dei ragazzi ventenni. Questa rassegna è proposta proprio pensando ai giovani, per offrire loro la possibilità di soffermarsi su varie tematiche attraverso le immagini, più forti delle parole, delle chiacchiere e dei dibattiti”.