Un nudo di donna. Un’antica fotografia. Questa immagine, rivelatoria, lancia la terza edizione di "Europa cinema al femminile" quasi una dichiarazione d’intenti: mettere a nudo, scoprire i segreti del cinema delle donne. La rassegna realizzata con il contributo di Regione Campania e Fondazione Film Commission, si svolge all’ Institut Français di Napoli Le Grenoble in 6 giornate, da giovedì 23 a sabato 25 novembre, da giovedì 30 novembre a sabato 2 dicembre. “Il percorso dei film proposti ritaglia uno spazio di visione alternativa a Napoli sul cinema di ricerca e d’autore proposto dalle registe contemporanee. Film che non arrivano nei circuiti canonici della distribuzione – spiega l’ideatrice e curatrice Antonella Di Nocera – con le registe che saranno presenti sempre in sala. Il dialogo e l’incontro, insieme alle visioni, si terranno nella piccola casa del cinema che è la Salle Dumas dell’Istituto Francese di Napoli. E francese è l’ospite d’onore della rassegna, Claire Simon, che il primo dicembre sarà protagonista di una giornata di masterclass in occasione dell’anteprima a Napoli, dopo Torino e Milano, del suo ultimo documentario Il nostro corpo”.
Anteprima assoluta il 23 novembre: "Il Cerchio" di Sophie Chiariello
Ad aprire la kermesse giovedì 23 novembre la proiezione, in prima assoluta a Napoli, de “Il Cerchio” di Sophie Chiarello, film vincitore del David di Donatello 2023 come Miglior documentario e menzione speciale della giuria per Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma 2022: il documentario segue un gruppo di bambini dalla prima alla quinta elementare, esplorando il loro mondo e le loro emozioni attraverso il tempo del cerchio in un’aula scolastica.
A seguire il film “Dalva” di Emmanuelle Nicot che ha vinto due premi alla settimana della Critica al Festival di Cannes del 2022, migliore interpretazione a Zelda Simpson e premio Fipresci: un’opera prima coraggiosa in cui il processo di maturazione della protagonista è ribaltato, nella ricerca della protagonista della spensieratezza dell’essere bambina. Il 24 novembre sarà la volta di Veronique Jardine e del suo “L’employée du moi”, commedia belga graffiante e impetuosa che ha come protagonista un’addetta alle pulizie, presentata al Tribeca Festival. La serata si chiude alle 19 e trenta con la proiezione di “Six Weeks” dell’ungherese Noémi Veronika Szakonyi lungometraggio d’esordio, ritratto sfumato e privo di giudizi di una giovane donna che dà in adozione il suo bambino.
Un pomeriggio dedicata alla documentarista Chiara Rigione scomparsa quest'anno
Il sabato pomeriggio sarà dedicato alla giovanissima documentarista Chiara Rigione scomparsa quest’anno con le sue due opere “Domani, chissà, forse” e “Orfani del sonno”, mentre la sera sarà la volta del cinema tedesco con il film presentato quest’anno a Venezia alla Settimana internazionale della Critica “Life is not a competition, but I’m winning” di Julia Fuhr Mann, che indaga le regole legate al genere nel mondo dello sport agonistico. “La rassegna porta con sé dalla nascita il concetto di Europa, un territorio antico che si rigenera nella connessione tra i popoli e le culture. In questa terza edizione – spiega la direttrice artistica Elisa Flaminia Inno – abbiamo dato uno spazio privilegiato alle questioni di identità di genere e a temi come il trauma, la maternità e lo sport”.
La seconda parte della rassegna si apre il 30 novembre con una matinée con le scuole e la proiezione di “Donne di Terra” proprio della direttrice artistica e regista Elisa Flaminia Inno: un documentario che tratteggia il ritratto di cinque donne, contadine di nuova generazione, attive nel Sud Italia. A seguire il talk con la regista e le protagoniste del documentario. La sera alle 19 e trenta si terrà la proiezione di “Breaking the ice” di Clara Stern un film che narra la storia di una capitana di una squadra di hockey alla ricerca di un equilibrio personale autentico.
Venerdì primo dicembre sarà tutto dedicato alla regista francese Claire Simon: alle 16:30 si terrà una masterclass a lei dedicata in cui dialogheranno con la regista stessa Leonardo Di Costanzo e Antonella Di Nocera. A seguire la proiezione, in prima visione a Napoli, del suo documentario “Notre corps”, indagine in una clinica ginecologica parigina, tra nascite, diagnosi di cancro, consultazioni sull’endometriosi e terapie ormonali per donne trans.
Sabato 2 dicembre si aprirà alle 17 e trenta con la proiezione de “La volontaria” della spagnola Nely Neguera in cui la protagonista, una dottoressa in pensione, volontaria in una ong in Grecia si troverà ad esplorare i limiti tra l’amore per il prossimo e il bisogno di sentirsi utile.
Gran finale alle 20 con “La bella estate” di Laura Luchetti, tratto liberamente dalla novella di Cesare Pavese, il film racconta la complessa storia d’amore di Ginia con il proprio corpo e il desiderio nel tempo inquieto della giovinezza. Tutti i film saranno preceduti e seguiti da un confronto con le registe e autrici.