Vinicio Capossela, laurea honoris causa dell'Orientale

L'artista aveva abbandonato gli studi per la musica 37 anni fa

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Napoli.  

Per "la potente, ampia e articolata produzione artistica di Capossela e' ispirata agli stessi valori de L'Orientale, ossia solidarieta' e accoglienza, resistenza, perseveranza e compassione.  Come un laureato modello de L'Orientale, Capossela legge e rielabora con straordinaria lucidita' e un'appassionata espressivita' i grandi temi culturali e sociali del presente e del passato, ibrida repertori, stili, generi letterari e linguaggi apparentemente distanti tra loro. La laurea e' un riconoscimento anche alla creativita' linguistica delle sue opere, sia nel senso dell'innovazione nell'uso della lingua e della commistione tra lingue diverse, che nella produzione di nuove entita' linguistiche, in una continua tensione alla rielaborazione dei modelli di regolarita' e di norma nella ricerca costante di un codice che possa raccontare le infinite sfaccettature della realta'". 

Questa la motivzione con cui è stata conferita oggi  nella basilica di San Giovanni Maggiore a Vinicio Capossela la laurea magistrale honoris causa in "Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea" da Roberto Tottoli, Rettore dell'Universita' degli studi di Napoli L'Orientale.

La cerimonia si e' aperta con i saluti di Giuseppe Cataldi, direttore del dipartimento di Scienze umane e sociali, a cui e' seguita la Laudatio di Anna Mongibello, ordinaria di Lingua e Linguistica inglese, e infine la Lectio magistralis del neodottore Vinicio Capossela. 

Vinicio: non avrei mai pensato di recuperare 37 anni dopo

"Quando 37 anni fa ho abbandonato gli studi universitari, dopo avere assistito ad una apparizione poetico musicale che mi rese per un tempo non breve un disadattato, non avrei mai pensato di recuperare, appunto 37 anni dopo" - Ha commentato il cantautore e polistrumentista -  "Grazie di cuore alla commissione didattica dell'Universita' L'Orientale di Napoli per avermi dato questa occasione. L'oriente, Napoli e poi l'area euromediterranea a cui fa riferimento la laurea, sono tutte cose immateriali che hanno a che fare con l'attraversamento del confine piu' grande: il nostro recinto individuale. Le grandi possibilita' che l'essere umano, che le donne e gli uomini hanno in dotazione e' il modificarsi continuamente grazie al conoscere. Una conoscenza che non e' solo affidata allo studio ma anche all'incontro e all'ascolto. La musica, la parola, la canzone, ma piu' in generale i pretesti d'incontro che offrono, possono essere cose nutrienti da cui farsi attraversare. Tutto sta nel non ostacolare il traffico. Solo questo a mio parere e' importante, passare il secchio e non ostacolare troppo il traffico. Grazie a tutti quelli che passano il secchio, in universita', nelle scuole elementari, in strada, nei pronto soccorso, nei centri accoglienza, nelle carceri, in tutti i luoghi in cui la vita conferisce le sue lauree ad onore, tutti i minuti", ha aggiunto Capossela.

Capossela tornera' in concerto il 12 ottobre al Teatro Augusteo di Napoli. Il legame di Capossela con Napoli e' da sempre molto forte: ne sara' dimostrazione anche lo speciale concerto sotto la piramide del Louvre che l'artista terra' il 15 dicembre nell'ambito della mostra su Napoli a Parigi costruita con il gemellaggio tra i musei Louvre e Capodimonte Real Bosco. Un live unico intitolato "Giocondita'" che incrocera' nella scelta del repertorio mito, arte e storia che per secoli hanno unito Napoli e Parigi.