"Una domenica di maggio. Il 1943 all'Alfa Romeo e a Pomigliano d'Arco." Sarà presentato il prossimo 4 ottobre alla 10.30 al palazzo delle arti, in via dei mille a Napoli, il libro di Aniello Cimitile.
Ne discuteranno con l'autore: Antonio Marchiello assessore regionale attività produttive e lavoro, Nicola Ricci segretario generale Cgil Campania, Giovanni Sgambati segretario generale Uil Campania, Doriana Buonavita segretaria generale Cisl Campania. Modera Marianna Ferri giornalista ufficio stampa regione Campania.
La descrizione
Nelle province del Mezzogiorno ci sono interi paesi che, quando nel Nord cominciava la Resistenza, avevano già pagato, a caro prezzo, l’uscita dalla guerra fascista, i rastrellamenti e le rappresaglie tedesche. Pomigliano d’Arco, sede di uno stabilimento Alfa Romeo con una pista di volo, centro nevralgico di revisione, manutenzione e produzione per aerei militari, fu una calamita per le bombe americane e per i tedeschi. Per gli Alleati fu uno dei primi obiettivi della ‘Campagna d’Italia’ e già il 30 maggio del ‘43 vi scaricarono 123mila chili di bombe, noncuranti degli operai al lavoro nei reparti. I Tedeschi, che si erano invece impiantati nell’aeroporto, seminarono per oltre un anno il terrore per le vie del paese. E dopo l’Armistizio, prima di andarsene via, si scatenarono in feroci rappresaglie e rastrellamenti. Quanti furono i morti? Chi erano? Che storie raccontano? Per Pomigliano, come per tanti altri paesi del sud, c’è stata più voglia di dimenticare che di ricordare. Invece bisognerebbe provare a entrare nelle loro case, a camminare per le loro strade, a condividerne sentimenti e paure, a ritrovare senso e valore delle loro vite rubate.