Mare Fuori, Silvestrini: "Quarta serie è cupa e piena di demoni"

Il regista: "Problema serio è se i napoletani ci faranno girare: ad ogni scena applaudono"

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Napoli.  

 Mare fuori, prodotta da Rai Fiction e Picomedia, serie dell'anno ai Nastri d'argento Grandi Serie, a Napoli, è un vero e proprio tsunami mediatico. Ascolti monstre, quarta serie sul set (e a seguire quinta e sesta stagione), un film spin off e anche un musical e altro ancora, è quanto è emerso oggi in un incontro stampa, organizzato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e Film Commission Campania, con regista, produttori e parte degli adulti del cast. Dice il produttore Picomedia Roberto Sessa: "Il futuro è roseo, ci sono diverse attività in cantiere oltre la quarta serie cui seguiranno la quinta e la sesta che definiremo in Rai nel prossimo futuro. C'è poi il musical grazie ad un accordo con una compagnia teatrale con alla regia Alessandro Siani e poi, infine, lo spin off cinematografico che non si chiamerà - ci tiene a ribadire più volte - Mare fuori, non si girerà nel carcere ed è ancora tutto in una fase embrionale. Non posso aggiungere molto altro".

Più che la trama rivela qualcosa del climax della quarta serie il regista Ivan Silvestrini: "La terza stagione è stata calorosa nel bene e nel male e con un impianto shakespeariano, questa quarta che stiamo girando vede lati più oscuri, personaggi alle prese con demoni profondi. E questo vale anche per i personaggi più inaspettati". E ancora il regista: "Il problema vero - scherza - è se i napoletani ci lasceranno davvero girare questa quarta serie. Ad ogni scena ti applaudono, spero che la apprezzino in silenzio calcolando anche che, in genere, ogni scena é una scena madre". Del fenomeno Mare Fuori, Sessa dice: "In Germania c'è stato un fenomeno simile con Sissi. Anche lì c'è stato un accumulo di ascolti su tutte le piattaforme che hanno distribuito proprio come è accaduto per Mare fuori. Facendo così un record di ascolti nel loro segmento aggregato complessivo". Da qui anche l'idea del film spin off. Spiega ancora Sessa considerando la fascia di età rivelata dagli ascolti: "Forse questa volta riusciamo a portare il pubblico giovane anche in sala".