Giovanni Taranto, giornalista e scrittore di Torre Annunziata, è tra i cinque finalisti del "Premio Mystery" dedicato ai migliori libri gialli del panorama letterario italiano. Si tratta della secondo opera di Taranto e che è risultatala la più votata fra quelle candidate al premio organizzato dalli libreria IoCiSto e il Festival del Giallo Città di Napoli.
il suo “Requiem sull’ottava nota” (Avagliano Editore) è ufficialmente nella cinquina dei finalisti con protagonista il Capitano Giulio Mariani che ha ottenuto tantissime preferenze da tutta Italia via mail, whatsapp, sms e nell’urna predisposta in libreria. Il dato delle vendite, poi, ha dato una ulteriore spinta, portando “Requiem” nel novero dei finalisti. A decidere sarà lagiuria di esperti scelti dall’organizzazione del premio che annunceranno il vincitore della seconda edizione premio la sera del 26 maggio all’Institut Francois Grenoble di Napoli.
L'appuntamento col Festival è dal 25 al 28 maggio e per il detective ideato da Taranto il successo è assicurato sulla scia del primo romanzo, "La Fiamma Spezzata". I critici hanno considerato le inchieste del capitano Mariani come un vero e proprio nuovo genere parlando di “noir vesuviano” e “giallo vulcanico” col detective creato dal giornalista torrese che viene acclamato come il prototipo dell’investigatore dell’Arma dei Carabinieri più reale finora portato nelle pagine di un romanzo.
“Requiem”, in particolare, mostra come funzionano le cosche mafiose e come occupino il territorio vesuviano, i loro codici di comportamento, ccome un boss possa decidere della vita o della morte di chiunque, come i clan gestiscano i propri affari e come scoppiano faide e si troncano accordi. E ancora: come si tramanda il potere nelle famiglie della malavita organizzata, il complesso mondo del pentitismo e il reclutamento dei minorenni che fornisce continuo ricambio generazionale alle mafie.