Una volta si chiamava Via delle Rose perchè i due versanti della strada che unisce il centro cittadino con la Villa Fondi a picco sul costone della Marina di Cassano erano ricchi di piante di rose che l'ornavano con l'eleganza peculiare del fiore.
Col tempo però le piante di rose sono state falcidiate dalle trasformazioni urbane che hanno cambiato il volto della strada cancellando quasi completamente i fiori divenuti ormai presenze residuali della storia che fu.
Gli alberi ornano la strada che conduce alla Villa Fondi
Oggi la Via delle Rose ha acquisito un fascino tutto particolare, ma soltanto nel periodo tardo autunnale in prossimità dell'inverno quando le foglie morte dei filari di alberi Ginko Biloba che la costeggiano su entrambi i versanti si colorano con le diverse tonalità di giallo paglierino e, cadendo sul manto stradale, generano un tappeto che, insieme alle chiome degli alberi danno vita a uno spettacolo tanto suggestivo quanto unico nel suo genere in tutta la Costiera.
In questo breve lasso di tempo la via dei Ginko Biloba acquista una suggestiva fisionomia da favola e diventa una vera e propria attrazione che dura, però, lo spazio di una decina di giorni per poi far ripiombare la strada in un anonimato quasi squallido, senza il giallo dei Ginko e i variegati colori delle rose.
WWF: manca la cultura dell'albero considerato ostacolo o minaccia
L'elogio dei Gingko in versione autunnale che affolla le bacheche social resta un evento una tantum in una realtà peninsulare dove, come denuncia il WWF Terre del Tirreno, alla cultura dell'albero da tempo si è sostituita quella del cemento armato e più recenemente della demolizione degli alberi abbattuti e tritati da chi nell'albero vede solo l'ostacolo o la minaccia piuttosto che il presidio dei territori, l'elemento naturalistico e paesaggistico che suscita stupore, ammirazione, rispetto, il generatore vitale dell'aria pulita che respiriamo!
Le virtù terapeutiche dell'estratto di Gingko
Senza considerare che il Gingko (ma vale anche per altri alberi) è una pianta dalle straordinarie doti terapeutiche grazie agli estratti (ma solo quelli, nè i frutti nè le foglie) che hanno un potente e variegato effetto sulla salute umana e nella cura di diverse patologie.
Peccato che dei Gingko biloba gli amministratori locali se ne ricordino soltanto in questo ristretissimo periodo dell'anno quando questa vera e propria peculiarità naturale potrebbe essere esaltata con adeguati e temporanei accorgimenti in grado di lasciar esprimere alla natura tutta la sua forza espressiva e attrattiva.