Il controtenore Maurizio Di Maio protagonista di "Sorrento Classica" al Chiostro

Al Chiostro di San Francesco a Sorrento nuovo appuntamento con la rassegna "Sorrento Classica"

il controtenore maurizio di maio protagonista di sorrento classica al chiostro

Protaognista della serata diretta dal maestro Paolo Scibilia è il controtenore Maurizio Di Maio con l'Apulia Cello Ensemble. Il ricavato della vendita dei biglietti finanzia l'acquisto di attrezzature tecniche per l'Ospedale Civile di Sorrento

Sorrento.  


Continua con successo la rassegna "Sorrento Classica" giunta alla 15° edizione con la direzione artistica di Paolo Scibilia. Il prossimo appuntamento è per Venerdì 29 luglio alle ore 21.30 nel Chiostro di San Francesco dove sono di scena il controtenore Maurizio Di Maio e l’Apulia Cello Ensemble.

L’evento ha una finalità solidale e il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto all'acquisto di attrezzatura tecnica pro Ospedale Civile di Sorrento.

Il fascino coinvolgente delle sonorità di un quintetto di violoncelli, si fonde con la vocalità di un controtenore e sopranista come Di Maio in un’emozionante celebrazione della vox umana. Dal repertorio barocco a Giuseppe Verdi sino a Nino Rota è la proposta intrigante ed originale che vede insieme il cantante Maurizio Di Maio, impegnato a far rivivere la straordinaria stagione del melodramma e del musical, dotato di una voce unica che gli permette di misurarsi con interpreti leggendari come Farinelli e cinque virtuosi dell’archetto componenti dell’Apulia Cello Ensemble.

Dall’introduttivo Arioso di Bach, si passa a Händel e alla sua celebre «Ombra mai fu», l’aria iniziale dell’opera «Serse» integralmente utilizzata nel film dedicato al già menzionato Carlo Maria Broschi in arte Farinelli, il principe dei castrati. E dopo l’altrettanto famoso «Adagio» di Albinoni, il repertorio rimane in ambito veneziano con l’esecuzione dell’aria “Vedrò con mio diletto”tratta da “Il Giustino” di Antonio Vivaldi. Alternando a volte pezzi strumentali e vocali, ci si muove tra i secoli con un finale in crescendo,con l’omaggio a Federico II di Svevia di Roberto Fasciano, autore del brano “Puer Apuliae” che fa da ponte al ricordo di Nino Rota, del quale viene eseguito il tema dal film «Il Padrino», seguito dagli “Abbracci” dello straordinario Maurizio Mastrini per chiudere con l’Ave Maria di Giulio Caccini uno dei padri del melodramma italiano.