San Gregorio Armeno, statuette vip e l'origine dei pastori

L'antico culto dei Demetra e gli ex voto in terracotta che venivano realizzati per la dea

L'origine dell'arte del fare statuette da offrire alla Dea in zona potrebbe essere l'origine dell'abilità di maestranze di artisti della terracotta

Napoli.  

L’arte del presepe per tradizione è a San Gregorio Armeno, una stradina di Napoli che attraversa il cuore della città nella quale sono presenti le botteghe artigiane per eccellenza. Una tradizione nella tradizione, che affonda le sue radici nella storia antica di un culto pagano, quando a Napoli c'erano i Greci in quella zona che era il vero centro della città.

Un bassorilievo misterioso

Un bassorilievo misterioso, scoperto lungo la Via dei Pastori a San Gregorio Armeno, rivela l’antico culto di Demetra e tracce del tempio pagano. Insomma, quella ricercata abilità nel lavorare, plasmare  la terracotta ha declinato prima la fede, l’aspetto cultuale e misterico, poi l’amore per la tradizione del presepe in una Napoli, che attraversa i suoi confini, per diventare sempre più famosa nel mondo.

La storia del presepe

E così non c’è Natale senza la celebre strada degli artigiani del presepe. Tra i capiscuola dell’arte della terracotta napoletana c’è il Maestro Marco Ferrigno, erede di una straordinaria tradizione di famiglia che si tramanda dal 1836, da quattro generazioni. Le opere di Ferrigno  sono ispirate al Settecento Napoletano e sono dei veri e propri capolavori. Ferrigno è stato anche il primo ad avere l’idea di introdurre, accanto ai personaggi tradizionali, statuette raffiguranti celebrità dello spettacolo, della musica, della politica, dello sport, dell’attualità.

Mani Pulite, la statuetta di Di Pietro

Tutto nacque nel 1992, quando esplose l’inchiesta Mani Pulite e il padre di Ferrigno decise di realizzare una statuetta attuale in quel presepe della grande tradizione. E così comparve Antonio Di Pietro sullo scoglio del presepe, il pm simbolo di un’Italia che cambiava. Iniziò così la tradizione di una statuetta moderna da inserire ogni anno. Poi la produzione si è intensificata e di pastori legati ai nostri tempi se ne producono sempre più. Oggi, su tutti, i due dioscuri del governo Gialloverde: Di Maio e Salvini.

I pastori del tempo nostro

Politici e calciatori, cantanti e sovrani, papi e santi. Escono tutti dalla bottega di Marco Ferrigno in via San Gregorio Armeno 8, nel cuore di Napoli. A tenere compagnia al Bambinello nel Presepe si sono avvicendati, dal 1992 ad oggi, Tonino Di Pietro e Berlusconi, Belen Rodriguez e Mattarella, Lady Diana e Madre Teresa, Donal Trump, papa Francesco e Sofia Loren, Diego Armando Maradona, ovviamente, fino ai due dioscuri del governo gialloverde: Di Maio e Salvini.

Ferrigno piazzò nel Presepe la star di quella rivoluzione

Il pm Tonino Di Pietro. «Dopo la statuetta di Berlusconi, Di Pietro è stato il più venduto», spiega Marco Ferrigno. Nelle mani dei Ferrigno terracotta, legno e sete di San Leucio diventano piccoli capolavori. Tutto realizzato con maestranze speciali e altamente qualificate,che rifiniscono occhi in pasta vitrea e vesti in preziosi tessuti. Cesello, passione e tanto talento manuale, ecco il segreto dei maestri dei pastori più ambiti nel mondo.

La “manina”

 La diabolica «manina» che, secondo il vicepremier Luigi Di Maio, avrebbe manomesso il testo del decreto fiscale e ampliato di nascosto le maglie del condono, è finita nel presepe. È l’artigiano Genny Di Virgilio ad averla collocata in una teca, nella sua bottega a San Gregorio Armeno, tra le statuine di Salvini, di Di Maio e del premier Conte. È la prima volta che il maestro pastoraio, sempre attento ai personaggi d’attualità, dedica un «pastore» ad un oggetto. Ma lo stesso Di Virgilio quest’anno ha dovuto invece chiedere scusa per aver piazzato sul presepe la statuetta di Hitler e Mussolini.

Hitler sul presepe

Così era scoppiata la guerra del presepe. Per alcuni è stato un gesto da condannare, per l'autore «solo una commissione per un cliente». Lo stesso maestro artigiano aveva spiegato: «si è trattato di un lavoro commissionato. Inoltre nell'angolo dell'attualità, oltre ai personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, ci sono politici italiani e internazionali come il presidente americano Donald Trump, e anche dittatori: c'è il presidente nordcoreano Kim Young Un, c'è anche Mussolini, una statuina che hanno tutti in zona e che si vende anche bene. Sappiamo tutti che Hitler in vita è stato una persona diabolica, ma si è trattato di un lavoro su commissione che ho accettato di fare. E posso dire - conclude - che il cliente è stato felice di com'è stata realizzata».

Il culto di Demetra, gli ex voto in terracotta

Ma pochi metri più in là un bassorilievo misterioso, rivela l’antico culto di Demetra e tracce del tempio pagano. Il soggetto raffigura una Canefora di Demetra risalente all’incirca al VII secolo a.C. legato ai Misteri Eleusini, ovvero riti religiosi misterici di origine greca, praticati nella città di Eleusi e celebrati annualmente nel tempio di Demetra. I misteri ricordavano il mito di Demetra o Cerere nella ricerca dell’amata figlia Persefone sottratta dal Dio degli Inferi, Ade.

La canefora

Questo bassorilievo scoperto per la prima volta nei primi anni del Seicento dallo storico e teologo Giulio Cesare Capaccio, è davvero un pezzo unico e raro. Cposì si svela una giovane sacerdotessa del culto di Demetra abbigliata con una veste leggerissima e drappeggiata e un copricapo a forma di corona; nella mano destra regge una fiaccola ardente mentre nella sinistra cinge una cesta ricolma di oggetti sacri. E’ una scena tipica dei Misteri Eleusini che simboleggia una Canefora (cesta sacra posta sulla testa) che porta doni in processione a Demetra-Cecere.

Proprio in quest’area di San Gregorio Armeno, impregnata di simboli pagani, pare sorgesse l’antico tempio dedicato a Demetra e poco più avanti, il tempio dedicato a sua figlia Persefone-Kore presso l’Ospedale degli Incurabili, secondo una ricostruzione storica del 1985. 

Il centro di Napoli tra greci e romani

Dalle fonti sappiamo che il culto di Demetra era molto sentito su Napoli, in quanto le migliori sacerdotesse venivano selezionate qui e a Velia e inviate ad esercitare su Roma.  Il bassorilievo misterioso a San Gregorio Armeno, evoca un lontanissimo ricordo del passato un salto indietro, nel tempo, di oltre 2.000 anni ricco di riferimenti religiosi e culturali. Si può ammirare quel bassorilievo sulla parere della bottega presepiale «Alpa3» dell’artista e artigiano Aldo che da ben 25 anni custodisce ed espone teneramente fra i suoi presepi anche il misterioso bassorilievo che chiede soltanto di essere valorizzato.