Barbiere da guinness:ha 107 anni."Mangio spaghetti e non fumo"

Nato nel 1911 è emigrato da Napoli in America nel 1919

 

di Simonetta Ieppariello

Spaghetti, tanti spaghetti e niente sigarette. E' l'elisir di lunga vita di Anthony, il barbiere da guinness celebrato dal New York Times.

E' nato vicino a Napoli 107 anni fa, nel 1911, ed emigrato negli Stati Uniti quando ne aveva 8.
E' Anthony il barbiere dei primati: è il più anziano al mondo e lavora a tempo pieno. Mancinelli esercita a New Windsor, nello stato di New York.
Ha iniziato a lavorare come barbiere quando aveva 11 anni, alla Casa Bianca c'era Warren Harding. Nel 2007 - riporta il New York Times - a 96 anni è entrato nel Guinness dei primati come il barbiere più anziano al mondo ancora al lavoro. Da allora ne sono passati di anni e Mancinelli ancora lavora, dalle 12 alle 20.00 cinque giorni alla settimana. Vive da solo. Ogni giorno si mette in auto e guida fino al salone.

«Può fare più clienti di un ventenne» ha assicurato Jane Dinezza, la proprietaria della bottega dove Mancinelli lavora. «E lui non chiama mai per dire che è malato».

Mancinelli non ha segreti per la sua longevità: ha sempre lavorato con piacere, non ha mai fumato o bevuto eccessivamente, mangia spaghetti. Anthony è perfettamente autonomo: si prepara da mangiare; taglia l’erba nel suo giardinetto senza aiuti e, assicura suo figlio Bob, che ha 81 anni, «non lascia che nessuno pulisca a terra dopo un taglio». Non permette nemmeno che qualcuno tocchi i suoi, di capelli: Anthony continua a tagliarseli da solo.

Non ha mai sofferto di patologie gravi, anzi va periodicamente dal medico solo perchè i familiari lo costringono. Tra le sue passioni quella del wrestling. Solo da pochi anni lavora in questo nuovo negozio di parrucchiere. Infatti “liquidato” dalla precedente attività commerciale, è stato assunto, non con poche titubanze, dal negozio gestito da Jane Dinezza. Oggi la proprietaria è fiera di aver fatto questa scelta perchè Anthony è un instancabile lavoratore, capace di soddisfare tutti i clienti. 

Una delle ragioni per cui continua a lavorare, ha detto, è che lo aiuta a rimanere impegnato e ottimista dopo la morte della moglie di 70 anni, Carmella, 14 anni fa. 

Innamorato come sempre le fa visita ogni giorno recandosi al cimitero.