L'Acquaquiglia e 'o munaciello: viaggio nel regno dei pozzari

Nuova puntata de L'Altra Campania i documentari di Ottochannel Tv canale 696 del digitale

La storia di Vincenzo Galiero che ha scoperto in casa sua l'antro dei pozzari, dove si raccoglieva e dispensava acqua nel rione Sanità

Napoli.  

 

 

 

 

di Simonetta Ieppariello

 

Un nome che già da solo è un'attrazione. L’Acquaquiglia del Pozzaro. E’ rimasto chiuso trent'anni il basso in via Fontanelle 106 di Vincenzo Galiero. All'interno nascondeva però, storia e leggende di pozzari e munacielli che popolavano il sottosuolo partenopeo. Dopo anni di lavori, Galiero ha scoperto cinque antichi pozzi, rinominati pozzi di Acquaquiglia. Oggi, Vincenzo accompagna turisti e curiosi in un viaggio nella storia della sua famiglia e di un pezzo della Napoli che fu. (clicca qui per vedere la puntata de L'Altra Campania dedicata all'Acquaquiglia, Totò e 'o munaciello: viaggio nel rione Sanità di Simonetta Ieppariello e Enrico Coppola)

Ecco la meraviglia che si schiude davanti ad occhi e cuori di chi arriva nella parte più alta del Rione Sanità, ai piedi dei Camaldoli. Dal cimitero storico delle Fontanelle un nuovo viaggio con L’Altra Campania lungo un itinerario ricco di mistero, superstizione e religiosità nell’Antro dell’Acquaquiglia del Pozzaro, straordinario sito alla scoperta della leggenda del Monaciello e di antichi cunicoli dei Pozzari tra 600 ed 800.Napoli e i suoi luoghi pieni di vita, anima, bellezza.

Una nuova scoperta nel Rione dove è nato il famoso Totò e dove anticamente, andavano a curarsi le persone malate tubercolosi.

Vincenzo, che si accorge di avere un patrimonio ” in casa sua”. In un vascio di famiglia.

Acquaquiglia del Pozzaro è un luogo in cui storia vera e leggenda narrata si fondono percorrendo e rivivendo la storia dell’antico Pozzaro (O’Munaciello), attraverso cinque antichi pozzi d’acqua.

Un antro, un varco tra grotte e anfratti di una nuova porzione di una Napoli Sotterranea, scoperta di recente. Proposta al pubblico più avventuroso che decida per un giorno di vivere il Rione mistico e miracoloso della Sanità.

Viaggio nelle viscere profonde di una storia dimenticata tra mummarelle e monacielli e la bella mbriana, donna che portava pace e benessere nelle case rumorose dei poveri dei rioni.

I cunicoli di Acququiglia facevano parte della casa del nonno di Vincenzo, che qui lavorava il baccalà all'interno di 5 vasche andate perdute. Eppure il luogo non ha perduto il suo fascino ctonio e sta attraendo moltissimi visitatori che s'incuriosiscono prima di mettere piede nell'antro ben più grande delle Fontanelle. Una zona che, fin dal nome, ha a che fare con piccole fonti d'acqua che erano presenti secoli fa, dal mitico significato di collegamento sotterraneo col mondo dei defunti. Il nome Acququiglia? Deriva da un'antica fontana che si trovava nei pressi della chiesa di Santa Maria la Nova a forma di conchiglia.

Ma la Sanità è il Rione di Antonio de Curtis, in arte Totò, “Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente!” Perchè qui c’è la casa di Totò.

Il viaggio nei luoghi di Totò dalla Chiesa di Santa Maria dei Vergini, dove fu battezzato, dove si perdono nel tempo gli aneddoti legati alla sua infanzia e alla sua adolescenza. Passando per la casa natale dell’attore in via Santa Maria Antesaecula.

Grazie a lui il Rione divenne set del cinema neorealista come la suggestiva Salita Cinesi, sfondo di due rinomate pellicole cinematografiche di Vittorio De Sica “L’oro di Napoli” (1954) e “Ieri, oggi, domani” (1963).

Senza dimenticare la Basilica di Santa Maria della Sanità, dove il 22 maggio del 1967 si tenne una sorta di funerale-bis di Totò, con la bara vuota. Penultima tappa sarà Palazzo Sanfelice, edificato tra il 1724 ed il 1726 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, che lo progettò quale propria residenza privata. L’edificio fu scelto per l’ambientazione del film “Questi fantasmi”, trasposizione cinematografica della commedia “Questi fantasmi!” di Eduardo De Filippo. Si parlerà dell’amicizia fraterna tra Eduardo e Totò, nata dal loro primo incontro nei teatri di periferia tra i rioni Vasto e Porta Capuana.