Testimonial d’eccezione dell’archeologia oplontina, la statua nota come “Satiro con ermafrodito” andrà a rappresentare al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la ricchezza dei reperti venuti alla luce nel territorio di Torre Annunziata sepolto dall’eruzione del Vesuvio del ’79 d.c..
La statua, esposta dal marzo dell’anno scorso al Museo dell’Identità torrese nell’ambito della mostra “A picco sul mare; arredi di lusso al tempo di Poppea. Oplontis, il fascino e la bellezza; esposizione di sculture e reperti delle ville romane”, sarà temporaneamente prestata al MANN per prendere parte all’esposizione “Amori divini”, dal 7 giugno al 16 ottobre 2017.
«Poi, tornerà nella sala a lui dedicata al Museo dell’Identità – chiarisce l’assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, Imma Alfano – che nel frattempo ospiterà una bellissima fontana, sempre proveniente da Villa Poppea. Il trasferimento del Satiro alla mostra napoletana non fa altro che sottolinearne l’importanza. La conferma che il “Satiro con ermafrodito”, le altre statue e gli ori esposti al Museo, hanno dato vita ad una esposizione di alto livello, che rende giustizia anche alla scelta stessa della creazione del museo, che ha dato loro una sede permanente e degna».