Sette giorni di eventi tra letteratura, musica, teatro, danza, produzioni originali site - specific, scienza, arte, cinema, fumetti e nuove tecnologie.
Tra gli oltre 50 ospiti, Stanley Jordan, Ray Wilson, Carmen Souza, Gino Paoli e Danilo Rea, Niccolò Fabi, Peppe Servillo, Tosca, Cristiano de Andrè, Francesco Motta, Paolo Benvegnù, Ferzan Ozpetek, Giorgio Pasotti, Guido Catalano.
Festival Mann Muse al Museo è il primo Festival internazionale organizzato da un museo autonomo statale e costruito sui principi della valorizzazione dei Beni Culturali dettati dalla Riforma Franceschini. Letteratura, musica, teatro, danza, con produzioni originali site-specific, ma anche scienza, arte, cinema, fumetti e nuove tecnologie, saranno protagonisti di un cartellone di eventi che si svilupperà per sette intere giornate (19-25 aprile) negli spazi simbolici del Museo, con oltre 50 ospiti.
Dialogheranno con i tesori del Mann i grandi musicisti internazionali Stanley Jordan, Ray Wilson, la cantante portoghese Carmen Souza e importanti artisti italiani tra i quali Gino Paoli e Danilo Rea, Niccolò Fabi, Peppe Servillo, Tosca, Cristiano de Andrè, Francesco Motta, Paolo Benvegnù, il regista Ferzan Ozpetek, l'attore Giorgio Pasotti, il poeta Guido Catalano.
Festival Mann/Muse al Museo è un progetto originale voluto dal direttore del Mann Paolo Giulierini, con la direzione artistica di Andrea Laurenzi in collaborazione con Luca Baldini e la direzione tecnica e organizzativa di Officine della Cultura.
Primi ospiti, nella giornata di presentazione del programma, sono lo scrittore Erri De Luca (già al fianco del Museo Archeologico di Napoli con la pubblicazione "Erri per il Mann", per il progetto di valorizzazione e comunicazione Obvia e Alessandro Haber, protagonista dell'evento 'Anteprima' con la lettura itinerante 'La Nostalgia del poeta' di Gabriele Tinti.
Il Festival si avvale di un comitato d'onore di esperti composto dal regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo, dal produttore Luciano Stella, dallo storico dell'arte Andrea Milanese e dalla coordinatrice del progetto Università Federico II – Mann - OBVIA Daniela Savy.
Tutti gli ospiti, a partire dalla prima edizione, saranno chiamati a divenire 'Ambasciatori del Mann entrando a far parte del 'Board ufficiale' del Festival, una 'rete' che nasce con l'obiettivo di diffondere sempre più la conoscenza di uno dei musei più importanti al mondo.
“Mentre continuano le attività scientifiche del Museo - dichiara il direttore Giulierini - si potenzia la ricerca tramite alleanze con le eccellenze universitarie, si riaprono intere sezioni (la prossima, il 30 maggio, quella Epigrafica), si consolidano rapporti internazionali con l'Ermitage e il Louvre, stiamo procedendo spediti allargando i servizi esterni (di prossima apertura anche la caffetteria) ed interni (il 12 maggio una nuova ala dedicata ai laboratori di restauro) ma, soprattutto, il Mann non perde di vista i cittadini. Per questo abbiamo pensato ad un Festival per grandi e piccoli a prezzi assolutamente popolari, che coniughi la magia del mondo classico dell'Archeologico al moderno concetto di cultura”.
“Le Muse, divinità della mitologia classica nate dall'unione di Zeus e Mnemosine, proteggevano ed ispiravano le forme d'arte – spiega il direttore artistico Laurenzi - abbiamo scelto di esplorarle tutte, sia quelle classiche, come la poesia, la scrittura, la musica e la danza, sia quelle che si sono imposte in questi decenni come il cinema e il fumetto.
La scelta del cast nasce proprio dalla ricerca del confronto tra artisti contemporanei provenienti da diversi contesti di formazione, che saranno ispirati dalla storia del Mann e della città di Napoli.
Il Festival rispetterà luoghi come la sala della Meridiana e quella del Toro Farnese ampliandone la spettacolarità attraverso allestimenti innovativi. Il Mann sarà per una settimana una piccola città, un microcosmo di cultura e arte, ricco di diversità e in grado di coinvolgere tutte le fasce di età e le tipologie di turisti e visitatori”.