«Pompei è ormai il simbolo del riscatto. Quando diventai ministro, si polemizzava anche se cadeva una pietra di un millimetro. Oggi invece si inagurano progetti». Così il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, che questa mattina ha preso parte alla presentazione di “Eatstory – da noi il cibo ha una storia”, iniziativa con la quale la Coldiretti propone il menù degli antichi romani ai visitatori del sito archeologico. «Quanto è stato fatto a Pompei», ha aggiunto il Franceschini, «è un grande lavoro, un lavoro straordinario che i soprintendenti, i funzionari, i dipendenti del mio ministero, con la stessa tenacia, la stessa caparbietà e la stessa operatività, stanno facendo dalle prime ore del mattino del sisma».
Il progetto permetterà di valorizzare le eccellenze gastronomiche campane all’interno del sito archeologico, permettendo ai visitatori degli scavi di rivivere, anche con i sapori e gli odori, le atmosfere e le sensazioni di un passato che, nella Pompei eterna, sembra sia sempre dietro l’angolo. Stavolta succede grazie alla degustazione di pietanze e prodotti preparati secondo le tecniche in uso all’epoca dell’eruzione.
«Pompei è città unica perché custode della memoria del nostro passato in tutti i suoi aspetti», ha dichiarato invece Massimo Osanna, Soprintendente del sito archeologico di Pompei.
Per tutte le altre interviste ecco a voi il servizio andato in onda nelle odierne edizioni del tg di OttoChannel 696.
Faro