di Simonetta Ieppariello
Fabiano e' morto a venti anni. Li aveva festeggiati pochi giorni fa. E' morto ieri mentre lavorava a Fisciano. Morto mentre era a lavoro nel turno di notte. Schiacciato da una pressa che faceva le manovre all’interno dello stabilimento della Doria di Fisciano. Due ore di agonia poi per Fabiano Mazzetti, morto a soli venti anni mentre era al lavoro come sempre.
Da Pompei a Fisciano ogni giorno per lavorare. Il ragazzo di Pompei è stato portato d’urgenza al pronto soccorso di Mercato San Severino intorno alle 21,30, ma dopo due ore il suo cuore ha smesso di battere. Inutili i soccorsi. Verso le 23, la terribile notizia. L’incidente sarebbe avvenuto nell'azienda di conserviera che ha una sede anche a Fisciano, durante il turno di notte. Voleva pulire il rullo di un’attrezzatura. Un'operazione di routine, che conosceva bene. Qualcosa poi sarebbe andato storto e sarebbe rimasto incastrato in quello stesso macchinario. In queste ore gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica.
Dinamica che carabinieri e ispettori dell’Asl hanno analizzato per tutta la notte tra lunedì e martedì, arrivando a sequestrare la pellettatrice nella quale Fabiano è rimasto prigioniero. Un macchinario con il quale aveva dimestichezza, due ore prima infatti aveva fatto la stessa operazione. Aveva bloccato la macchina ed era entrato per aggiustare alcune scatole. Poi la tragedia. Fabiano Mazzetti fglio di Vincenzo, segretario del circolo del Pd di Pompei e noto giornalaio di via Aldo Moro, nel popoloso quartiere 167 di Pompei e di Marilù, lascia anche la sorella Ludovica e il suo gemelllo, Riccardo), è morto dopo poco in ospedale, dopo essere rimasto schiacciato sotto una lastra di acciaio. Ci sono voluti 15 minuti e la forza dei colleghi di lavoro che hanno rotto le porte e sono entrati per tirarlo fuori da quell’inferno.
Fabiano Mazzetti è morto per un assurdo e incredibile incidente sul lavoro, l’ennesima morte bianca. Il pm Ernesto Caggiano della Procura di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della macchina e oggi dovrà decidere se disporre l’autopsia sul corpo del giovane operaio. Al momento non vi sono indagati tra i responsabili della sicurezza e i titolari della nota azienda con sede legale ad Angri e quotata in borsa.
A Pompei in tanti lo conoscevano, la madre Marilu, segretaria in una scuola elementare a Santa Maria la Carità e lui amato da tanti.
Sono tanti i commenti sul social che parlano della morte tragica di quel ragazzo che lavorava con passione e impegno come Vincenzo B. che scrive: "Nessun commento può riuscire a esprimere lo stato d'animo suscitato da una notizia del genere in chi conosce la famiglia e vive nello stesso quartiere e incontra tutti i giorni il papà di Fabiano. Un forte e caro abbraccio a voi tutti da tutta la mia famiglia".
"Un forte e fraterno abbraccio, unitamente a sentire condoglianze a Marilù e a Vincenzo, genitori orgogliosi di questa bella e buona famiglia, al fratello gemello ed a Ludovica. Solo preghiere. Eterno riposo.", scrive Maurizio.
"Ancora non riesco a crederci! Non possiedo parole adeguate a consolare i familiari, che conosco e vedo quasi quotidianamente. Nessun genitore dovrebbe mai provare un dolore cosí grande! Il mio pensiero va anche al suo gemello, alla sorella e alla nonna: trovino tutti la forza di affrontare una tale prova.
Riposa in pace, Fabiano!", dice Franca esprimendo quanto sente la città intera.