E' morto dopo 41 giorni di agonia. Un dolore che ha travolto la comunità intera. E' morto a 17 anni il giorno prima che ne compisse 18. La comunità di San Gennaro Vesuviano si è stretta forte intorno ai familiari in quei giorni terribili. La speranza era forte e comune. Poi la tragedia.
Ha colpito e commosso tutti la lettera che i genitori di Michele Palma, giovanissimo calciatore che avrebbe compiuto 18 anni il giorno dopo la sua scomparsa, hanno voluto condividere con le persone che hanno voluto bene a quel ragazzo scomparso così tragicamente e così presto.Michele era in auto con quattro amici quando, il 27 agosto, la vettura finì contro un muro. Dopo 41 giorni di agonia il suo cuore si è fermato. A pochi giorni dal terribile verdetto della vita, le parole bellissime di mamma Rosaria e papà Mario commuovono tutti.
“In una sera come tante, nostro figlio alle 22,15 esce di casa con la voglia di divertirsi con i suoi amici come sempre. Alle 23,30 il suono del citofono che ci comunicavano che Michele era in ospedale.. Parlavo di semplice rottura al naso! La corsa in ospedale, l’attesa e poi l’inizio di una lunga degenza in ospedale durata ben 41 giorni. Ansia e ansia ancora, al momento del colloquio, al momento della visita... La paura di quella telefonata maledetta che arrivò il 07 ottobre, alle 6,30 : ” sarebbe opportuno che veniste, Michele ha avuto delle complicanze” e la fine , una tragedia ... Michele era già volato al cielo! In questi 41 giorni, amici , parenti, conoscenti, paesani ci sono stati vicini come mai avremmo immaginato. Pronti ad aiutarci per qualsiasi cosa, sempre pronti a darci una parola di conforto.. Hanno pregato e sperato insieme a noi.. Hanno vissuto l’ansia dell’attesa accanto a noi , senza mai mollarci. Ed ora ci sentiamo in dovere di ringraziare ad uno ad uno di tutto... Grazie e ancora grazie da Mario e Rosaria, genitori dell’angelo più bello del paradiso, Michele”.