«Aiuto, sto male». Vincenzo, stroncato dall'asma a 16 anni

La tragedia di Vincenzo Galeoto in una sala scommesse a Cardito

Il ragazzo lavorava in zona era andato a prendere i fogli delle giocate: è morto davanti agli occhi del padre

Cardito.  

Soffriva di asma e portava sempre con se lo spray per le crisi e una pasticca di cortisone. Non fumava, non beveva e soffriva di non poter giocare al pallone. La sua grande passione. 

La morte lo ha portato via a sedici anni. In una sala scommesse. Un ragazzo mingherlino, tifoso del Palermo, Vincenzo che è morto mentre prendeva il foglio A3 fotocopiato, del bollettino delle quote. Nemmeno lo ha guardato. Non era per lui, ma per amici che gli avevano chiesto la cortesia di portarlo. All’improvviso si è messo la mano sul petto barcollando. E prima di stramazzare sul pavimento della sala scommesse, con serranda all’angolo tra via Daniele e via Amendola, ha chiesto aiuto al proprietario.

Il gestore non ha perso un secondo. Ma la morte si era già preso Vincenzo. Il titolare aveva subito chiamato il 118, ma per il ragazzo non c’era più nulla da fare e a nulla erano serviti i frenetici tentativi di strapparlo alla morte andati avanti per quasi due ore. E mentre il papà,Giuseppe Galeoto, sangue siciliano venuto a fare figli a famiglia a Cardito che lavorava in una pescheria a pochi metri, sono arrivati anche gli sciacalli. Qualcuno ha pensato di fare foto a quel ragazzo morto. In tanti hanno gridato il loro disprezzo per chi pensava che fosse cosa giusta immortalare in uno scatto quella tragedia infinita. 

Ai Carabinieri il compito di guardare quelle immagini del sistema di videosorveglianza del centro scommesse. E’ stata così evitata l’autopsia e il corpo riconsegnato ai familiari per i funerali. Ora la salma di Vincenzo è a casa sua in via Macello. Ai lati della strada lumini a terra perchè qualcuno in paese dice: «CosìVincenzo troverà subito la strada per il Paradiso». 

I funerali si terranno questo pomeriggio alle 15.30 nella parrocchia di San Biagio.