Bruciata viva dall'ex: «Volevo sfregiarla. Carla mi ha usato»

Carla Caiazzo sarà in aula ad ottobre: i giudici devono vedere cosa mi ha fatto Paolo

Ci tenevo che lei e il suo nuovo fidanzato non avessero rapporti sessuali con il bambino nella pancia», chiarisce Prima di incontrarla ho assunto gocce di Minias, per altro rinvenute nella mia auto.

Pozzuoli.  

Sembrava addirittura dolce quella maledetta ultima volta. Quel giorno terribile in cui una madre, giovane e bella, venne data alle fiamme con la bimba in grembo, la piccola che stava per venire al mondo di quell'uomo un tempo amato e trasformatosi nel suo assalitore. Parlarono per qualche minuto di un completino comprato a quella piccola che Carla Caiazzo stava per dare alla luce, la loro piccola che stava per nascere. Poi, Paolo Pietro Paolo cambiò repentinamente espressione. "Una risata perfida" e quelle parole impossibili da cancellare: «Ti devo infelicitare la vita... ti devo rendere la donna più triste del mondo», seguita da una risata sonora, poi dalle mani al collo per strangolarla e dal liquido infiammabile lanciato sul viso. Lei e lui. Carla e Paolo. E poi quella bimba bellissima riuscita a nascere nonostante tutto, nonostante l'agonia e il dolore di Carla che dura ancora. Paolo Pietropaolo prova a fornire una giustificazione: «Mi sono sentito usato da lei, che ha preteso di avere un figlio con me, poi quando ha saputo che era incinta, mi ha completamente abbandonato». L'uomo racconta di aver ingerito un potente tranquillante quel giorno. Secondo quanto riferito proprio quel medicinale avrebbe avuto l'effetto esattamente contrario. L'uomo racconta di aver tentato anche il suicidio.
 

Era il 2 febbraio del 2016, a Pozzuoli, quando Pietropaolo assalì Carla: Le diede fuoco mentre Carla era incinta era pronta per partorire la loro bimba. Indagine per stalking, tentato omicidio, lesioni che provocano l’anticipato parto, sono le accuse mosse a Pietropaolo, al termine dell’inchiesta. Pietropaolo è atteso il 24 ottobre dinanzi alla quinta penale. Per lui, il suo legale Razzino ha depositato una consulenza di parte che attesta la sua «scemata capacità di intendere e volere». Carla anticipa che sarà in aula. I giudici dovranno vedere cosa quell'uomo le ha fatto.

 

Il racconto di Carla è preciso. Ricorda come Paolo il suo ex le abbia detto prima di andare via: ora vatti a divertire. Racconto confermato da un passante. Lo stesso uomo che le ha prestato i  primi soccorsi. Pietropaolo racconta nei suoi tre interrogatori del senso profondo della sua delusione, il dolore per l'abbandono della donna. Secondo quanto riportato su Il Mattino Pietropaolo spiega: Ci tenevo che lei e il suo nuovo fidanzato non avessero rapporti sessuali con il bambino nella pancia», chiarisce Prima di incontrarla ho assunto gocce di Minias, per altro rinvenute nella mia auto».

Siep