Un raid armato che ha scatenato l’inferno a Melito in pieno giorno. Le indagini sul duplice omicidio, avvenuto ieri in un appartamento di Melito di Napoli, sono indirizzate nel mondo dello spaccio della droga. Nel raid è rimasto ferito anche un ragazzo imparentato con una famiglia di malavitosi di Scampia che agli inizi degli anni 2000 dettero vita alla «scissione» del clan Di Lauro, con uno scontro sanguinario proprio per il controllo delle piazze di vendita degli stupefacenti.
Ferito un 15 con un peso specifico altissimo. Domenico A. ferito nel corso di un agguato a pochi passi dal parco X, storica roccaforte del clan Amato-Pagano, è imparentato a doppio filo ai super boss Raffaele Amato, detto O'Lell, e figlio di Cesare Pagano, detto Cesarino, entrambi rinchiusi da anni in carcere. Nipote e figlio dei due principali protagonisti della prima faida di Scampia, di coloro i quali scelsero per primi di fare guerra a Paolo Di Lauro, e che risultarono poi vincitori della sanguinosa guerra al Milionario.
La sparatoria è avvenuta in un appartamento di Melito. A terra senza vita resta Alessandro Laperuta, 28 anni. Un pregiudicato extracomunitario di 30 anni, Mohamed Nouvo, è agonizzante e morirà qualche ora più tardi all'ospedale di Giugliano. Lo stesso dove arriva il 15enne, con ferite all'addome. Laperuta invece sul colpo, dopo essere stato raggiunto dalla pioggia di fuoco del sicario che è entrato all’interno dell’appartamento. Si era rifugiato sul balcone della casa del nord africano. Il segno della mattanza è nel macabro particolare - visibile a tutti - della tenda dell’abitazione al terzo piano intrisa del sangue scorso su quel balcone.
Nel corso della notte i carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Antonio De Lise, hanno eseguito numerosi controlli e perquisizioni nella zona compresa tra Melito e Scampia.
Nell'appartamento oltre ai due morti - Alessandro Laperuta e Mohamed Nouvo - e al ragazzo ferito ci sarebbe stata anche una quarta persona, che poco dopo è rimasta coinvolta in un incidente stradale riportando delle lievi escoriazioni. Si tratta di un uomo che proprio in sella a uno scooter ha cercato di portare il ragazzo all'ospedale «San Giuliano» di Giugliano. Per gli investigatori il raid di morte è avvenuto nell'appartamento. Al momento, fanno sapere, non trova riscontro l'ipotesi, circolata in un primo momento, di una sparatoria consumata lungo le strade di Melito con le due vittime che successivamente sarebbero andate nell'appartamento per tentare di curare le ferite riportate. Nell'appartamento i carabinieri hanno trovato una pistola.
di Redazione Na