Ballottaggio rosso sangue. Minacce ad una candidata?

Il caso Vico Equense

Vico Equense.  

«Un fazzoletto intriso di sangue sul parabrezza della macchina di una ragazza risultata seconda per preferenze nella lista di Forza Italia, significa qualcosa? E la scritta "morte" sulle pareti del comitato elettorale del candidato sindaco di Forza Italia Giuseppe Russo? Tutto ciò alla vigilia del ballottaggio può essere un avvertimento?». Lo dichiara Armando De Rosa (40 anni nella Democrazia cristiana) e marito della consigliera regionale di Forza Italia Flora Beneduce, sul suo profilo Facebook.

Sono gli strascichi di fine campagna elettorale dei due candidati che al ballottaggio di domenica che si contenderanno la poltrona di sindaco, Andrea Buonocore (sostenuto dalla lista VICOinvolgiAMO) e Maurizio Cinque (supportato da Cambiare fa bene, Reset Vico, Giovani, Vico 2020), oltre al terzo escluso, Giuseppe Russo (liste Forza Italia, Movimento della gente, Colline vicane) che pochi giorni fa ha dichiarato il suo appoggio a Cinque. 

A trovare il fazzoletto sporco di sangue è stata Annamaria Ponti, segretaria del circolo di Forza Italia di Vico Equense. «Ho già fatto una denuncia contro ignoti - spiega Annamaria Ponti - Il fazzoletto è stato posizionato sul parabrezza, messo in modo che il vento non potesse farlo muovere. Infatti, nonostante il maltempo, è rimasto lì». Al momento, non ci sono indizi che possano con certezza collegare il gesto alle vicende politiche. 

Ma i colpi di scena sono stati anche altri. Come il caso in cui è stato trovato il foglio con la scritta: «Tutto finito. Morti», trovata nel comitato elettorale di Giuseppe Russo, come confermato dal gruppo che lo sostiene. Rabbia e rancori personali hanno scandito questa campagna elettorale al vetriolo. Poche ore al gran finale e resta difficile fare pronostici sul possibile vincitore.

Redazione Na