Bruciata viva dal compagno. «Era tutto premeditato»

La testimonianza di åCarla Ilenia Caiazzo parla ai pm

Pozzuoli.  

Questa volta è apparsa più lucida e sicura. Carla Caiazzo, la giovane donna a cui il primo febbraio scorso, a Pozzuoli, l’ex compagno Paolo Pietropaolo ha dato fuoco nonostante fosse all’ottavo mese di gravidanza, è stata ascoltata dai pm in ospedale dove è stata trasferita di nuovo lunedì, dopo qualche giorno trascorso a casa assieme alla sua famiglia e alla bimba neonata.

La contattò le chiese di incontrarsi. Poi quell’attacco a sorpresa, inaspettato. Senza una lite violenta a scatenarlo. Paolo non l’avrebbe mai lasciata durante quei momenti e l’alcool lo avrebbe avuto in auto: il racconto di Carla, su questo dettaglio, si discosta da quello dell’indagato e rafforza l’ipotesi della premeditazione.

Intanto in mattina sarà nominato uno psichiatro che valuterà le condizioni dell'uomo. Per i prossimi quindici giorni dovrà rimanere ricoverata in ospedale, poi la attende un percorso delicato e non breve, altri interventi chirurgi- ci, una riabilitazione sotto il profilo medico e psicologico. E’ stata aperta una sottoscrizione per raccogliere fondi per la donna, vittima di un tentato femminicidio, viva per miracolo, sopravvissuta come sua figlia. Le coordinate bancarie, Iban: IT78M0312703411000000003063, in- testatario: Carla Ilenia Caiazzo.