Liti continue. Da anni. Trent'anni insieme. Oltre dieci da separati in casa. Anni, mesi, giorni scanditi da liti furibonde. In fondo in paese lo sapevano tutti. Ieri il dramma, la tragedia, il sangue. La comunità di Palma Campania è sotto choc per l'omocidio suicidio di Palma Campania. Rabbia e follia in un elegante appartamento di via Croce ieri mattina, quando intorno alle ore 10 un noto ortopedico Aniello Lamberti ha esploso due colpi di pistola alla testa di sua moglie Angela Fusco uccidendola sul colpo. Poi il salto nel vuoto. Tre piani. E' morto sul colpo il dottore Lamberti. «Si è lanciato all'indietro - commenta sotto choc il sindaco -. Sapeva come morire sul colpo». Il medico aveva ancora il pigiama e le pantofole. La moglie è stata trovata in un lago di sangue nel corridoio. Le liti tra loro erano furibonde. Eppure non si erano lasciati nenche doo che i figli erano andati a vivere altrove. Due medici uno a Roma e l'altro a Firenze.Il sindaco Carbone non si dà pace. «Un uomo sempre allegro, ironico - spiega Carbone -. Siamo davvero esterefatti da quanto accaduto». Nonostante le liti trai due, i rapporti ormai logorati in paese nessuno riesce a farsi una ragione di quanto accaduto. Inispiegabile. Commentano i più.
LA DINAMICA: Alcuni vicini hanno riferito ai Carabinieri di aver sentito poco prima le grida di una lite tra i due. Il sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone, che conosceva bene la coppia, parla di «tragedia inspiegabile. Sono stupefatto, come tutta la nostra Comunità - dice - niente lasciava immaginare una cosa del genere». «Avevo visto il dottor Lamberti l'ultima volta domenica scorsa, ad una rassegna canina organizzata al Campo Sportivo. Aveva un "beagle" ed aveva partecipato - aggiunge il sindaco - Era un personaggio ironico, divertente, conosciuto da tutti per la sua attività professionale. Animava da anni il Carnevale di Palma Campania». Proprio quel dolce cane è l'unico testimone della tragedia.
Il sindaco parla di un «momento di follia. L'ho visto a terra, con la testa all'indietro. Deve essersi lanciato di spalle. Era un medico - conclude il sindaco - e sapeva come poter morire con certezza». In Via Croce è giunto il Procuratore di Nola, Paolo Mancuso, e sono in corso i rilievi dei Carabinieri.
Siep