Funivia Faito, conclusa l’autopsia del macchinista Carmine Parlato

Indagini in corso su cause e responsabilità dell’incidente

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Rilasciata la salma del macchinista Carmine Parlato, vittima del disastro sulla funivia del Faito

Castellammare di Stabia.  

È stata restituita alla famiglia la salma di Carmine Parlato, il macchinista 59enne dell’EAV deceduto nel tragico incidente avvenuto giovedì 17 aprile lungo la funivia che collega Castellammare di Stabia al monte Faito. Il corpo, sottoposto ad autopsia su disposizione della Procura di Torre Annunziata, si trova ora presso la casa funeraria in attesa dei funerali, che potrebbero svolgersi sabato. La data è ancora da confermare: si attende il via libera del vescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare.

Funivia Faito: chi era Carmine Parlato, il macchinista morto nella tragedia del 17 aprile

Parlato, dipendente dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), è una delle tre vittime del disastro. Oltre a lui hanno perso la vita due turisti britannici: Elaine Margaret Winn, 58 anni, e Derek Winn, 65. Per loro le autopsie sono previste nei prossimi giorni.

Indagini in corso: quattro gli indagati tra i vertici EAV

Le indagini, affidate alla Procura di Torre Annunziata, si stanno concentrando su due possibili scenari: la rottura del cavo di trazione o il suo sganciamento. Il fascicolo aperto ipotizza i reati di disastro e omicidio colposo plurimo, al momento a carico di quattro persone tra dirigenti e funzionari dell’EAV.

Gli inquirenti, insieme al consulente tecnico nominato, stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Nonostante i diversi sopralluoghi già effettuati, l’area del disastro è stata volutamente lasciata intatta per consentire ulteriori accertamenti con la partecipazione dei periti delle parti.

Le testimonianze e i video: la cabina tornata indietro a forte velocità

Uno degli elementi chiave nelle indagini è la testimonianza di un passeggero sopravvissuto, secondo cui la cabina, poco prima di precipitare, sarebbe tornata indietro a gran velocità, oscillando violentemente. Una versione che trova parziale conferma in almeno uno dei video acquisiti dagli inquirenti.

Tra i punti critici ancora da chiarire, anche il funzionamento del freno d’emergenza, che potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nell’esito fatale dell’incidente.

In parallelo, sono stati sequestrati i cellulari di alcuni dipendenti EAV, che non risultano indagati, per effettuare accertamenti tecnici alla ricerca di eventuali comunicazioni o materiali utili alla ricostruzione degli ultimi momenti prima del crollo.

Una comunità in attesa e una verità ancora da scrivere

La città di Castellammare e l’intera comunità dell’EAV restano con il fiato sospeso, tra dolore e interrogativi. Mentre la famiglia di Carmine Parlato si prepara a dargli l’ultimo saluto, le indagini puntano a far luce su quanto accaduto quel tragico giovedì. Le risposte attese non riguardano solo le responsabilità penali, ma anche la sicurezza di un impianto simbolo del territorio, oggi sotto gli occhi dell’intera nazione.