Nella mattinata di oggi, lunedì dell’Angelo, si è celebrata una messa in suffragio delle vittime dell’incidente alla funivia del Faito, tenutasi presso il santuario di Pozzano. Un momento di profonda commozione e riflessione per la comunità locale, che ha voluto stringersi nel ricordo delle quattro persone decedute e pregare per il giovane Thabet Suliman, ancora in gravi condizioni in ospedale.
L’omelia dell’arcivescovo Francesco Alfano
A presiedere la celebrazione è stato mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare, il quale ha offerto parole di conforto e speranza:
“La morte non ci tiene in suo potere, anche se le conseguenze di una tragedia, come quella che viviamo, ci spaventano”, ha affermato durante l’omelia.
Il presule ha richiamato il significato profondo della Pasqua come tempo di rinascita, sottolineando il coraggio delle donne che, nel Vangelo, vanno al sepolcro all’alba del giorno di Risurrezione:
“Nel momento della prova, rileggiamo la nostra storia con gli occhi di Dio… senza toglierne il peso, ma per trarne energia nuova”, ha aggiunto Alfano.
Un ricordo collettivo tra fede e dolore
Alla celebrazione erano presenti anche il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, e il presidente del Consiglio comunale, Roberto Elefante, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla comunità colpita dalla tragedia.
Il rito è parte delle tradizionali celebrazioni del lunedì in Albis a Pozzano, dove ogni anno si rinnova la supplica alla Madonna. Quest’anno, il momento di preghiera è stato intensamente segnato dal ricordo delle vittime della tragedia della funivia, avvenuta di recente e che ha profondamente scosso l’intera cittadinanza.
Un pensiero al Santo Padre
Mons. Alfano ha concluso la sua omelia con un pensiero commosso a Papa Francesco:
“Papa Francesco ci ha insegnato ad amare le periferie esistenziali. Quante ne abbiamo in mezzo a noi? Che testimonianza grande la sua è stata, dentro e fuori la Chiesa”, ha detto il vescovo, concludendo con parole cariche di emozione: “È bellissimo”.
La messa in suffragio a Pozzano ha rappresentato un momento di unione spirituale e comunitaria, un gesto concreto di fede e speranza in un tempo segnato dal dolore. La memoria delle vittime e la preghiera per chi ancora lotta per la vita si uniscono al desiderio collettivo di trasformare il dolore in impegno, presenza e solidarietà.