Una ragazzina contesa, un litigio avvenuto qualche giorno prima e rancori pregressi. Sarebbero questi i motivi che hanno spinto due ragazzini di 16 e 14 anni ad accoltellare un altro adolescente. I fatti sono accaduti a Quarto, in corso Italia, all’altezza del distributore di benzina Esso. La vittima si trovava in centro, a bordo della sua bicicletta, quando è stata avvicinata dai due balordi su un motorino.
Uno dei due senza che ci fosse stato un diverbio o altra discussione al momento dell’aggressione lo ha improvvisamente colpito con una coltellata alla gamba destra, lasciandolo sanguinante in strada. Il ragazzino, spaventato e dolorante, ha immediatamente avvertito il padre, che lo ha accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
L’uomo ha subito allertato i carabinieri, che, giunti in ospedale, hanno raccolto la prima testimonianza del ragazzo, ancora sotto shock per l’accaduto. Il quattordicenne ha raccontato tutto: dei litigi, delle discussioni e della ragazzina al centro della vicenda. Sulla base delle sue dichiarazioni, i militari sono riusciti a identificare i due responsabili. Gli aggressori sono stati denunciati e affidati ai rispettivi genitori.
Il padre della vittima ha ringraziato tutti per la solidarietà: "Ringraziamo tutti per l’immensa vicinanza e solidarietà che ci state dimostrando, Grazie! Non è facile subire e archiviare poi, situazioni così forti (non è la prima per noi), credeteci non è facile!!!
Raffaele sta bene, ma poteva andare peggio! Lui è un ragazzino forte, perbene, educato, gioioso, altruista, esuberante a tratti anche eccentrico, non è giusto che ancora una volta abbia dovuto subire un aggressione con accoltellamento dallo stesso ragazzo che insieme ad altri 3 l’ha già aggredito è pestato pochi mesi fa.
Non è giusto!!! È fuggito con la bici, l’hanno inseguito con lo scooter e bloccato al C.so Italia, in pieno centro abitato, aggredito verbalmente e poi fisicamente!!" "E' inammissibile che ragazzi di 13/17 anni passeggino armati terrorizzando i loro coetanei stiamo crescendo dei delinquenti, non possiamo girarci e far finta di niente, non va bene, noi non abbiamo i mezzi per affrontarli c’è bisogno della giustizia, facciamo vedere e capire cosa vuole dire legalità! Altrimenti si rischia che ognuno poi si fa giustizia da sé che non è la cosa giusta!"
"Bisogna intervenire anche sui genitori. Le modalità degli aggressori sono criminali e violente è intollerabile che si possano continuare commettere ripetutamente atti delinquenziali senza alcun intervento delle famiglie e delle autorità preposte. Questi ragazzini vanno fermati senza tanti giri di parole" dichiara il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli.