Report Libera sul Racket: "Troppo silenzio, paura e sfiducia nelle istituzioni"

L'assessore De Iesu: "Fondamentale il ruolo delle associazioni al fianco dei commercianti"

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Napoli.  

La Commissione Legalità e Polizia Urbana del Comune di Napoli, presieduta dal consigliere Pasquale Esposito, ha ospitato una seduta di approfondimento dedicata al fenomeno del racket e dell'usura nel centro storico di Napoli.

Al centro dei lavori, la presentazione della ricerca dell'associazione Libera e condotta nelle città di Napoli, Torino e Firenze, con l'obiettivo di ascoltare la voce degli operatori economici. L'indagine ha coinvolto complessivamente 1.356 operatori economici, con un focus particolare sul centro storico di Napoli, in quartieri come Forcella, Spaccanapoli, San Gregorio Armeno, i Tribunali, i Quartieri Spagnoli, la Sanità.

Dai dati emerge che il 58,3% degli intervistati opera nel settore del commercio e il 15,6% nella ristorazione. L'età media degli intervistati è di 49 anni, con una prevalenza maschile del 61,9%. Circa il 66% ha dichiarato una netta riduzione della clientela e più del 78% un aumento dei costi di gestione. Quasi la metà denuncia difficoltà di accesso al credito.

A Napoli, il 53% ritiene il pizzo “abbastanza” o “molto diffuso”, un fenomeno serio, il 56% percepisce l'usura come dilagante e quasi il 60% considera la corruzione una piaga sistemica. Un segnale chiaro della sfiducia e della paura che ancora oggi paralizzano tanti imprenditori.  

L'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu ha evidenziato il ruolo strategico delle associazioni antiracket. Il problema dell'usura è aggravato dall'assenza di alternative e dalla solitudine in cui si trovano le vittime. De Iesu ha infine ricordato l'apertura di nuovi sportelli antiracket a Chiaiano e a Secondigliano.