La Guardia di Finanza di Napoli ha messo a segno un'importante operazione contro le frodi fiscali, sequestrando beni per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. Al centro dell'inchiesta c'è una società di trasporto merci su strada di Casoria (Napoli), il cui rappresentante legale è accusato di aver messo a disposizione mezzi e conducenti a società "cartiere" - realtà fittizie che esistono solo sulla carta. Queste ultime, in cambio di fatture per operazioni inesistenti, hanno permesso l'elusione fiscale tramite l'emissione di documenti falsi.
Secondo le indagini della Procura di Napoli Nord, il meccanismo illecito avrebbe avuto inizio nel 2018 e proseguito fino al 2023. Durante questo periodo, le dichiarazioni fiscali della società di trasporti sono risultate falsificate, riportando la fornitura di mezzi e personale che, di fatto, non era mai avvenuta. Il rappresentante della società di trasporti avrebbe quindi concentrato il peso fiscale (Iva e Ires) sulle società fittizie, che non avevano alcuna organizzazione e non pagavano tasse, permettendo così una consistente evasione.
Nel corso dell'inchiesta sono stati identificati e indagati 7 amministratori delle società fittizie, ritenuti prestanome dell'imprenditore e coinvolti nell'emissione delle fatture false. L’imprenditore, già accusato di bancarotta fraudolenta per un altro procedimento penale, si trova ora al centro di una serie di accuse legate a frode fiscale.
Oltre al sequestro dei beni, le indagini hanno portato anche alla responsabilità amministrativa di quattro delle società dell’imprenditore. L’operazione segna un altro passo significativo nella lotta alla criminalità economica, con la Guardia di Finanza impegnata a contrastare fenomeni di evasione fiscale che danneggiano l’economia legale.