Ancora telefoni cellulari scoperti nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Lo denuncia il sindacato autonomo polizia penitenziaria, per voce dei dirigenti Raffaele Munno e Donato Vaia.
"Nove smartphone sono stati scoperti nel reparto Ligure, alta sicurezza, nel corso della perquisizione ordinaria. I poliziotti sono stati coordinati dal dirigente penitenziario Giulia Russo.
"Il Sappe, sindacato più rappresentativo del corpo, plaude l'operato della polizia penitenziaria di Secondigliano che, nonostante la carenza di personale e di mezzi idonei al contrasto circa l’introduzione nelle carceri di materiale non consentito è sempre in prima linea a tutelare la legalità".
Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria: "Nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla polizia penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione).
Per questo, il Sappe torna a sollecitare un intervento immediato da parte del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Napoli presso i competenti uffici del ministero della giustizia affinché vengano adottate misure straordinarie per garantire la sicurezza delle carceri italiane, sensibilizzandoli con la richiesta di schermare le carceri e di dotare tutti i reparti del corpo di polizia penitenziaria di opportuni sistemi per rendere inattivi i sorvoli sulle strutture. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio".