Il corpo di Luca Canfora, costumista di talento impegnato nelle riprese del film Parthenope, fu rinvenuto da un canoista nei pressi della scogliera di via Krupp, a Capri. Fin dall’inizio, l’ipotesi più accreditata è stata quella del suicidio, vista l’assenza di moventi alternativi. Tuttavia, il fratello della vittima non si è mai rassegnato a questa versione e ha chiesto con insistenza nuove indagini, ottenendo la riesumazione del corpo.
L’indagine per istigazione al suicidio
La Procura di Napoli, sotto la guida del procuratore Nicola Gratteri, ha riaperto il fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio. Il pubblico ministero Silvio Pavia, coordinato dal procuratore aggiunto Alessandro Milita, ha ritenuto necessario riesumare il cadavere per eseguire accertamenti scientifici. La questione centrale rimane la dinamica della caduta in mare: da quale punto è precipitato il corpo? Si cercano riscontri su eventuali fratture o segni di colluttazione, nonché tracce di acqua marina nei tessuti organici per determinare se Canfora fosse già privo di sensi al momento dell’impatto con l’acqua.
Gli interrogativi ancora irrisolti
L’analisi delle ultime ore di vita di Canfora presenta diverse lacune. Il costumista fu visto per l’ultima volta entrare nei Giardini di Augusto, dove si svolgevano le riprese del film, ma non vi sono immagini che lo mostrino uscire dal varco principale. L’ipotesi è che abbia utilizzato un percorso secondario verso via Krupp, chiusa in quei giorni per le riprese. Stranamente, nessuna telecamera privata ha registrato il suo passaggio. Inoltre, il suo corpo non mostra i tipici segni di un impatto con arbusti o sterpaglie, sollevando dubbi sulla reale dinamica della caduta.
Suicidio, incidente o messinscena?
Gli inquirenti non escludono alcuna pista. È possibile che Canfora abbia emulato la scena del suicidio del fratello della protagonista di Parthenope, che aveva visto girare il giorno prima? Oppure potrebbe trattarsi di un incidente avvenuto su un sentiero alternativo? L’ipotesi più inquietante, infine, è che qualcuno abbia inscenato un suicidio per nascondere un evento violento. La riesumazione potrebbe fornire risposte decisive, portando finalmente chiarezza su una morte che ancora oggi lascia troppi dubbi.