Traffico internazionale di droga: sgominata rete legata al clan Orlando

Marano, hashish importato dalla Spagna e venduto con il consenso della camorra

traffico internazionale di droga sgominata rete legata al clan orlando

Operazione della Guardia di Finanza contro un’organizzazione criminale che gestiva l’importazione di droga da Malaga. Nove arresti e sedici indagati, il clan Orlando imponeva una tangente sul traffico illecito

Marano di Napoli.  

Un traffico internazionale di hashish con base a Marano e radici in Andalusia è stato smantellato ieri dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con la Guardia Civil spagnola. La droga, acquistata a Malaga, veniva nascosta in doppi fondi artigianali ricavati nella carrozzeria di autocarri modificati. A proteggere il trasporto, auto prese a noleggio in Francia segnalavano la presenza delle forze dell’ordine lungo il tragitto.

L’egemonia del clan Orlando e il pagamento delle tangenti

Gli indagati, per poter smerciare lo stupefacente nella provincia di Napoli, dovevano ottenere l’autorizzazione del clan Orlando, che da anni ha assorbito anche membri dei Polverino e dei Nuvoletta. A loro spettava una percentuale su ogni partita venduta, consolidando così il controllo del territorio attraverso il traffico di droga.

Gli arresti e il sequestro di droga

L’operazione ha portato all’arresto di nove persone: Giovanni Cerullo, Salvatore Di Palma, Giovanni e Vincenzo Maiorano, Alfredo Felaco, Domenico Della Rotonda, Ciro Di Lanno e Pasquale Vallefuoco. Agli arresti domiciliari Castrese Sarracino, mentre a Stefano Verde è stato imposto il divieto di dimora. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati oltre 360 chili di hashish, con il fermo di un corriere colto in flagranza di reato.

Il sistema del narcotraffico e i collegamenti con la Spagna

Il gruppo criminale operava con metodi sofisticati, riproducendo un vero e proprio sistema di import-export illegale con solide radici tra Marano e i cartelli della droga spagnoli e marocchini. Il blitz delle forze dell’ordine segna un colpo durissimo alla rete del narcotraffico camorristico, che da anni rifornisce le piazze di spaccio napoletane con droga proveniente dall’estero.