Diventa definitiva la confisca di beni per un valore di oltre 50 milioni nei confronti di un usuraio di Mariglianella deceduto nel 2014, finito nel mirino della Guardia di finanza di Casalnuovo. Disponeva di un ingente patrimonio, secondo la magistratura accumulato illegalmente nel corso del tempo, del tutto sproporzionato rispetto a quanto dichiarato.
Mediante un modus operandi consolidato, come testimoniato da indagini condotte dalle Fiamme Gialle, dietro una ditta individuale esercente l’attività di officina e commercio di veicoli, procacciava clienti (generalmente autotrasportatori) per cedere veicoli con rateizzazioni molto onerose che venivano garantite dagli acquirenti talvolta con l’emissione di cambiali, a fronte di ipoteca sul mezzo. In caso di insolvenza nei pagamenti, il soggetto, minacciando di far valere l’ipoteca, rinegoziava il debito applicando interessi usurari, come ricostruito dalla Procura.
I proventi delle attività illecite sono stati poi reinvestiti nell’acquisto di terreni e immobili, società attive nel settore alberghiero nonché autovetture di grossa cilindrata, anche intestati fittiziamente a propri congiunti. Sulla scorta di tali risultanze, il patrimonio fu dunque a suo tempo oggetto di sequestro, in due tranches.
Il Tribunale di Napoli ha stabilito la definitiva acquisizione al patrimonio dello Stato di oltre 140 immobili tra fabbricati e terreni siti tra le provincie di Latina, Caserta e Napoli, quote sociali di una struttura alberghiera, 3 automezzi - tra cui anche una Jaguar XJ 220, prodotta in soli 281 esemplari, nonché disponibilità finanziarie, per oltre 6 milioni di euro.
L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) provvederà ora ad adottare le iniziative e i provvedimenti necessari per la tempestiva restituzione alla legalità del patrimonio immobiliare in questione.