Numeri da bollettini di guerra per i festeggiamenti dell’ultimo capodanno. I feriti hanno raggiunto il numero più alto degli ultimi dieci anni, secondo il dipartimento della pubblica sicurezza.
I feriti sono 309 (90 i minorenni), 69 quelli ricoverati. I feriti erano stati 190 nel 2016, 184 nel 2017, 212 nel 2018, 216 nel 2019 e 204 nel 2020, 79 nel 2021, 124 nel 2022, 180 nel 2023 e 274 l'anno scorso. In aumento anche il numero dei feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni), passati dagli undici di due anni fa ai 27 di un anno fa, fino ai 34 di quest'anno.
Tra Napoli e provincia sono almeno 36 i feriti, tra i quali otto minorenni di cui cinque sotto i 12 anni, nessuno in gravi condizioni. Due persone, sempre a Napoli, sono state ferite da colpi di proiettile sparati in aria per festeggiare.
Numeri in linea, purtroppo, con il trend dei botti che sembra un richiamo al passato. Negli ultimi festeggiamenti, infatti, si è registrato una notevole incremento, rispetto agli anni scorsi, dell’utilizzo dei botti illegali ma anche dell’utilizzo delle armi da fuoco per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Intere strade tra Napoli e provincia si sono trasformate per l’occasione in fronti di guerra. Colpi di pistola che viaggiavano da un balcone all’altro, come dimostrano le decine e decine di video che gli utenti continuano a segnalare al deputato di alleanza Verdi-sinistra Francesco Emilio Borrelli; esplosioni di botti illegali e pericolosi; pubbliche vie ridotte a campi di battaglia. Alcune immagini segnalate al parlamentare riportano alla mente il folle capodanno del 2020 festeggiato a Torre del Greco che lo stesso Borrelli denunciò facendo identificare i protagonisti.
“E’ come un virus che si sta diffondendo in maniera sempre più vasta”- dichiara il deputato” questa follia collettiva che porta le persone a violare le norme di sicurezza e legalità e le regole del buon senso, che in nome di una festa si arrogano il diritto di mettere in pericolo se stesse e gli altri, bambini inclusi.
E il trend delle pistole è destinato a crescere dato il mercato nero che da qualche tempo si è creato. Sui social molti rivenditori pubblicizzano armi a salve che poi vengono modificate e lo fanno senza alcun timore. Come è possibile? Che poi queste pistole una volta conclusosi il capodanno non vengono mica gettate e magari utilizzate per qualcos’altro. Questa pazzia va fermata.
Le ordinanze comunali non bastano e neanche servono se non per lanciare dei segnali che devono essere colti dal Governo. Occorre una legge nazionale sulla cui proposta stiamo lavorando. Legge che però potrà funzionare se verrà applicata e non resterà solo sulla carta e quindi significa punire anche la più piccola trasgressione.”