Ieri, presso il carcere di Napoli-Poggioreale, quattro detenuti extracomunitari hanno dato vita a una violenta protesta, distruggendo le camere di pernottamento del reparto Milano, dove erano stati sistemati. L'episodio è culminato con la richiesta di trasferimento da parte dei protagonisti, che hanno manifestato la propria insoddisfazione con azioni di forza. Nonostante i tentativi di mediazione da parte di Francesco Maiorano, comandante di reparto e dirigente della Polizia Penitenziaria, la situazione ha richiesto l’intervento di ulteriori agenti richiamati in servizio per ristabilire l'ordine. Secondo Luigi Castaldo, vicepresidente del sindacato Con.Si.Pe, la situazione è sempre più complessa e difficile da gestire: "È sempre più complicato fronteggiare le rivolte e l’uso coercitivo della forza". Castaldo ha poi evidenziato la carenza di strumenti adeguati per far fronte a situazioni critiche, come l’assenza del taser, dispositivo che potrebbe servire a prevenire le colluttazioni. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo del personale penitenziario, la situazione è tornata sotto controllo senza conseguenze gravi. I quattro protagonisti della rivolta sono stati denunciati penalmente per le loro azioni. Per tre di loro è stato inoltre disposto il trasferimento in un altro istituto penitenziario. La protesta mette in luce anche una carenza più ampia: secondo il vicepresidente del sindacato Con.Si.Pe Luigi Castaldo, mancano uomini e mezzi sufficienti per garantire sicurezza e stabilità all’interno degli istituti penitenziari. La situazione a Napoli-Poggioreale rappresenta un segnale preoccupante sulla necessità di rafforzare le misure preventive e il supporto delle forze di polizia penitenziaria. Rimane alta l'attenzione sulla capacità di risposta delle istituzioni di fronte a episodi di insoddisfazione e rivolta in un contesto sempre più fragile.
Carcere di Napoli-Poggioreale: quattro detenuti distruggono le camere
Scene di tensione nella struttura penitenziaria partenopea: richiesto il trasferimento da parte dei detenuti
Napoli.