Un appello forte e commovente alla fine della violenza è quello lanciato dall'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, durante l'omelia ai funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Napoli. In una chiesa gremita, con molti giovani tra i presenti, l’arcivescovo ha esortato tutti a non rimanere indifferenti di fronte alla tragedia e a fare un passo decisivo verso il cambiamento.
"Se non siamo qui per gridare con tutto il cuore e con tutte le nostre forze 'basta con questa violenza', allora non faremo nulla per Arcangelo", ha affermato Battaglia, con voce ferma. L’arcivescovo ha poi rivolto una domanda ai ragazzi presenti: "Perché siete qui oggi? Solo per piangere? Per salutare una persona che non vedrete mai più? Per amore? Per onorare Arcangelo?".
Lui stesso ha risposto, sottolineando che le lacrime non devono rimanere vuote, ma devono tradursi in azioni concrete: "Se sono vere le vostre lacrime, non possiamo fingere. Arcangelo non merita la nostra finzione. Non possiamo essere ipocriti, perché altrimenti stiamo facendo morire ancora una volta Arcangelo".
Battaglia ha continuato il suo intervento facendo un appello alla coscienza e alla responsabilità di ciascuno: "Le cose possono cambiare, ma dovete avere il coraggio di mettervi in gioco nel nome della verità, del Vangelo, della vostra coscienza. Non cedete mai la vostra coscienza a nessuno, difendete la vostra dignità e la vostra libertà".
Concludendo, l’arcivescovo ha esortato i presenti a rendere omaggio alla memoria di Arcangelo non solo con le parole, ma con i fatti, facendo sì che il giovane ucciso continui a vivere nel cuore e nelle scelte quotidiane di chi lo ha conosciuto.